Dal dato alla cura: il modello data-driven di gestione multidisciplinare della natimortalità con l'ostetrica come case manager
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Autore
Mazzone, Martina <2003>
Data
2025-11-26Disponibile dal
2025-12-04Abstract
Background: La natimortalità rappresenta un indicatore complesso della qualità
dell’assistenza materno-fetale; nonostante la sua rilevanza epidemiologica e il carico
emotivo che comporta, rimane spesso un evento sottostimato e organizzativamente
frammentato. È necessaria una transizione verso modelli data-driven che integrino la
raccolta sistemica dei dati con la gestione relazionale della coppia.
Obiettivi: Descrivere il modello multidisciplinare data-driven per la gestione della
natimortalità, analizzarne le cause, gli esiti del colloquio post-autoptico e valutare
l’impatto dell’ostetrica come case manager.
Metodi: Lo studio osservazionale retrospettivo è basato sull’analisi di 60 colloqui
post-autoptici condotti dall’IRCSS Istituto Gianna Gaslini di Genova dal 2014 al 2025.
La popolazione comprende casi di ITG, aborti tardivi e MEF.
Risultati: Le MEF rappresentano il gruppo più numeroso (65,0%), seguito da aborti
tardivi (21,7%) e ITG (13,3%). Le cause associate sono principalmente placentari
(66,7%) e fetali (25,0%), in piccola percentuale materne (8,3%); la distribuzione
mostra un'associazione significativa tra il tipo di aborto e la categoria ReCoDe,
confermando la predominanza delle disfunzioni placentari nella natimortalità e delle
anomalie fetali nelle ITG. Sono emerse associazioni significative tra la modalità di
aborto, lo stato emotivo e il follow-up, dimostrando l’importanza di garantire
continuità assistenziale.
Conclusioni: L’approccio data-driven consente di garantire una restituzione chiara e
tempestiva delle cause di morte fetale alle famiglie, facilita la sorveglianza
epidemiologica, correla dati clinici ed istopatologici in maniera efficace e consolida il
ruolo dell’ostetrica come case manager. Background: Stillbirths represent a complex indicator of quality of fetal-maternal
care; despite its epidemiological relevance and its emotional impact on both families
and healthcare professionals, stillbirths remain an underestimated and organizationally
fragmented event. A data-driven model that combines systematic data collection with
emotional support management is needed.
Objectives: Describe the multidisciplinary data-driven model, evaluate the main
causes of stillbirths and outcomes of post-autoptic consultations, assess the impact of
midwives as case-managers.
Methods: This retrospective observational study was based on the analysis of 60 post
autoptic consultations led by IRCSS Istituto Gianna Gaslini of Genoa from 2014 to
2025. Cases of TToP, late miscarriages and stillbirths were included.
Results: Stillbirths were the main perinatal loss group (65,0%), followed by late
miscarriages (21,7%) and TToP (13,3%). Causes of fetal death were separated into
placental (66,7%), fetal (25,0%) and maternal (8,3%); there was a significative
association between the type of loss and ReCoDe classification, strengthening the
prevalence of placental dysfunctions in stillbirths and congenital anomalies in TToP
cases. Data-analysis also showed significative connections between type of loss, inner
health of couples and follow-up, demonstrating the importance of continuity of care.
Conclusions: This data-driven approach allows to revise clinical and histopathological
data in an effective way, guarantees a clear and timely return of fetal death causes to
families, simplifies epidemiologic surveillance and reinforces the role of midwives as
case managers.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [4018]

