Riabilitazione Neurocognitiva nel bambino PCI, tre casi clinici

Abstract

Obiettivo L’obiettivo di questa tesi è stato quello di proporre un primo approccio al ragionamento riabilitativo caratteristico del metodo del Confronto tra Azioni, analizzando gli elementi fondanti della riabilitazione neurocognitiva. L’intento è stato quello di evidenziare come tale metodo possa favorire il recupero funzionale in pazienti affetti da Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), patologia che comporta alterazioni dello schema motorio e della sensibilità. Materiali e Metodi Sono stati analizzati diversi casi clinici di pazienti con PCI, valutandone i deficit attraverso l’anamnesi patologica e la valutazione riabilitativa. La valutazione è stata distinta in qualitativa e quantitativa per osservare l’evoluzione delle funzioni motorie e percettive. Il trattamento è stato ideato secondo la logica del metodo neurocognitivo, selezionando la modalità di esecuzione degli esercizi, i canali percettivi da stimolare o inibire e i materiali più adeguati. Particolare attenzione è stata posta all’interazione tra terapista e paziente, elemento centrale nel processo di apprendimento percettivo-motorio. Risultati I pazienti hanno mostrato miglioramenti significativi sia nella qualità che nella quantità del movimento, con incrementi negli score dei test riabilitativi. In particolare, i soggetti con alterata percezione dello schema corporeo hanno evidenziato progressi nella consapevolezza e nel controllo del movimento. Tuttavia, sono emersi alcuni limiti della metodica nella gestione di problematiche strutturali come retrazioni tendinee o schemi flessori marcati. Conclusioni Il trattamento neurocognitivo si è dimostrato efficace nel migliorare la percezione e la rappresentazione corporea nei pazienti con PCI, ponendo il corpo come “superficie recettoriale” da rieducare. L’esperienza ha evidenziato l’importanza cruciale della sensibilità superficiale e profonda nella costruzione dello schema corporeo e nell’esecuzione del movimento. Pur riconoscendo i limiti della metodica, l’in

Objective

The aim of this thesis was to propose an initial approach to the rehabilitative reasoning characteristic of the Comparison of Actions method, by analyzing the fundamental principles of neurocognitive rehabilitation. The goal was to highlight how this method can promote functional recovery in patients with Cerebral Palsy (CP), a condition that causes alterations in motor patterns and sensory perception.

Materials and Methods

Several clinical cases of patients with CP were analyzed by assessing their deficits through medical history and rehabilitative evaluation. The assessment was divided into qualitative and quantitative components in order to observe the evolution of motor and perceptual functions. The treatment was designed according to the logic of the neurocognitive method, carefully selecting the mode of exercise execution, the perceptual channels to be stimulated or inhibited, and the most appropriate materials for each case. Particular attention was paid to the interaction between therapist and patient, which represents a key element in the perceptual-motor learning process.

Results

Patients showed significant improvements in both the quality and quantity of movement, with increased scores on rehabilitative tests. In particular, those with altered body schema perception demonstrated progress in awareness and motor control. However, some limitations of the method emerged in managing structural issues such as tendon retractions or pronounced flexor patterns.

Conclusions

The neurocognitive approach proved effective in improving body perception and representation in patients with CP, viewing the body as a “receptive surface” to be re-educated. The experience highlighted the crucial role of superficial and deep sensitivity in building body schema and executing movement. While acknowledging its limitations, integrating the neurocognitive method with traditional physiotherapeutic approaches may further enhance and broaden rehabilitative outcomes.