Protesi d'anca, paura di cadere e di muoversi: accesso posterolaterale ed accesso anteriore a confronto nella riabilitazione postoperatoria
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Author
Ghigliotti, Alberto <1997>
Date
2025-11-19Data available
2025-12-04Abstract
Abstract
L’artroprotesi totale d’anca rappresenta uno degli interventi più efficaci nella chirurgia ortopedica moderna, consentendo un significativo miglioramento della funzionalità articolare e della qualità di vita nei pazienti affetti da patologie degenerative o traumatiche dell’articolazione coxo-femorale.
Nonostante gli ottimi risultati clinici, persistono nel periodo post-operatorio alterazioni dell’equilibrio e della percezione di sicurezza durante la deambulazione, fenomeni spesso correlati alla paura di cadere e alla kinesiofobia.
Il presente studio si propone di analizzare tali aspetti psicologici in un gruppo di 19 pazienti sottoposti a intervento di artroprotesi d’anca mediante due differenti vie di accesso chirurgico: anteriore e postero-laterale.
Sono stati somministrati i questionari Tampa Scale of Kinesiophobia (TSK) e Falls Efficacy Scale (FES) nella loro versione italiana all’ingresso e alla dimissione dal reparto di riabilitazione intensiva, al fine di valutare eventuali differenze legate al tipo di accesso chirurgico e l’efficacia del trattamento riabilitativo nel ridurre la paura di movimento e di caduta.
I risultati hanno evidenziato una riduzione complessiva e clinicamente significativa dei punteggi medi di TSK e FES in entrambi i gruppi, con valori finali lievemente più favorevoli nei pazienti operati con accesso anteriore. Tali dati indicano che, indipendentemente dalla via chirurgica, il programma riabilitativo intensivo svolge un ruolo determinante nel miglioramento della fiducia motoria e nella riduzione dei timori associati al movimento.
Lo studio evidenzia l’importanza di considerare la componente emotiva e percettiva nel percorso riabilitativo dopo artroprotesi d’anca, ponendo l’accento sulla necessità di un approccio integrato che unisca la valutazione funzionale a quella psicologica. Tale prospettiva può contribuire a una presa in carico più completa del paziente e a un miglioramento della qualità degli esiti post-operatori. Abstract
Total hip arthroplasty represents one of the most effective procedures in modern orthopedic surgery, allowing a significant improvement in joint function and quality of life for patients affected by degenerative or traumatic disorders of the hip joint.
Despite excellent clinical outcomes, postoperative alterations in balance and perceived safety during ambulation often persist, phenomena frequently associated with fear of falling and kinesiophobia.
The present study aims to analyze these psychological aspects in a group of 19 patients who underwent total hip arthroplasty through two different surgical approaches: anterior and posterolateral.
The Italian versions of the Tampa Scale of Kinesiophobia (TSK) and the Falls Efficacy Scale (FES) were administered at admission and discharge from the intensive rehabilitation unit, in order to assess potential differences related to the surgical approach and to evaluate the effectiveness of rehabilitation treatment in reducing fear of movement and falling.
The results showed an overall and clinically significant reduction in the mean TSK and FES scores in both groups, with slightly more favorable final values in patients operated on using the anterior approach. These findings indicate that, regardless of the surgical route, the intensive rehabilitation program plays a key role in improving movement confidence and reducing movement-related fears.
This study highlights the importance of considering emotional and perceptual components in the rehabilitation process following hip arthroplasty, emphasizing the need for an integrated approach that combines functional and psychological assessment. Such a perspective may contribute to a more comprehensive patient management and to improved postoperative outcomes.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [4018]

