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Cadute in ospedale: percezione del fenomeno da parte del paziente e del professionista sanitario.

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tesi35725870.pdf (2.885Mb)
Autore
Fomekong Mouafo, Grace Jenne <1998>
Data
2025-11-25
Disponibile dal
2025-12-04
Abstract
Le cadute ospedaliere rappresentano un serio problema di sicurezza e qualità dell’assistenza: causano lesioni, allungano la degenza di circa 8 giorni e aumentano i costi sanitari (circa 6.700 USD per evento) (Morello et al., 2015). Secondo la World Health Organization, il 30-50 % di queste cadute è evitabile (Morris & O’Riordan, 2017). In Italia, il Ministero della Salute ha introdotto la “Raccomandazione n. 13” (novembre 2011) per la valutazione del rischio e gli interventi multidisciplinari. Tuttavia, fattori organizzativi, ambientali e umani come consapevolezza del rischio, coinvolgimento e comunicazione paziente-operatore influenzano l’efficacia dei protocolli. Uno studio su 100 partecipanti (50 pazienti e 50 professionisti sanitari) ha rilevato che il 43 % dei pazienti ha vissuto una caduta o quasi-caduta, il 57 % ha percepito un rischio ma solo il 35 % ha ricevuto informazioni preventive chiare, mentre tra gli operatori il 90 % ritiene l’elevato carico di lavoro un ostacolo. I temi emersi includono la visione della caduta come evitabile o inevitabile, l’impatto emotivo (paura, vergogna, senso di colpa) e l’importanza della comunicazione. In conclusione, è necessario un approccio integrato: sorveglianza adeguata del paziente e miglioramento della comunicazione tra pazienti e operatori per una prevenzione efficace.
 
Patient falls during hospitalization represent a serious safety issue and a key indicator of quality of care: they can cause injuries, prolong the hospital stay by around 8 days and increase healthcare costs (approximately USD 6,700 per event) (Morello et al., 2015). According to the World Health Organization, about 30-50% of these falls are preventable (Morris & O’Riordan, 2017). In Italy, the Ministry of Health introduced “Recommendation No. 13” (November 2011) for risk assessment and multidisciplinary interventions. However, organizational, environmental and human factors—such as risk awareness, engagement and patient–operator communication—affect the effectiveness of these protocols. A study of 100 participants (50 patients and 50 healthcare professionals) found that 43% of patients had experienced a fall or near-fall, 57% perceived a fall risk but only 35% had received clear preventive information, while among professionals 90% consider high workload to be an obstacle. The themes that emerged include the perception of falls as avoidable or inevitable, the emotional impact (fear, shame, guilt) and the importance of communication. In conclusion, an integrated approach is required: adequate patient monitoring and improvement in communication between patients and professionals are necessary for effective prevention.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collezioni
  • Laurea Triennale [4018]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13980
Metadati
Mostra tutti i dati dell'item

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