Rilevazione e monitoraggio del benessere organizzativo "Una esperienza all' IRCCS San Martino di Genova".

Abstract

A partire dalla seconda metà del secolo scorso, in ambito sanitario si è assistito a un cambiamento epistemologico di portata rivoluzionaria, che ha segnato il passaggio dal paradigma biomedico a quello bio-psico-sociale. In tale contesto, per tutte le figure sanitarie assume un'importanza centrale “l’interazione con l’altro”, fondata sulla consapevolezza che la cura della persona inizia e si realizza attraverso il suo reale coinvolgimento in tutte le fasi del processo terapeutico, secondo le volontà da essa espresse. Nel contesto lavorativo contemporaneo, la questione dello stress lavoro-correlato è diventata sempre più centrale. Tra le manifestazioni più gravi di questo fenomeno si colloca la sindrome di Burnout. Il termine “Burnout”, venne coniato da Herbert Freudenberger e indica uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale causato da situazioni lavorative stressanti. Nel campo infermieristico, il burnout si manifesta come una risposta cronica a condizioni lavorative difficili, turni estenuanti, carico emotivo elevato, scarsa valorizzazione professionale e mancanza di supporto organizzativo. Il burnout è caratterizzato da tre dimensioni principali, descritte da Christina Maslach nel 1975. Sebbene il burnout sia riconosciuto come una condizione derivante da fattori organizzativi e psicosociali, non è ancora considerato formalmente una malattia. Questa tesi si propone di approfondire il fenomeno del burnout in ambito infermieristico, analizzandone gli aspetti teorici, legislativi e pratici, valutando le strategie di prevenzione e il ruolo delle organizzazioni sanitarie nella promozione del benessere dei propri operatori. Per fare ciò verrà effettuata una raccolta dati che focalizzerà l’attenzione sui punti che dovranno essere controllati e migliorati. Al termine, i dati raccolti verranno messi a confronto con un precedente studio, condotto nell’anno 2022-2023, per monitorare l’andamento del benessere organizzativo degli operatori.

Starting from the second half of the last century, the healthcare field has witnessed an epistemological shift of revolutionary significance, marking the transition from the biomedical paradigm to the bio-psycho-social one. In this context, “interaction with the other” takes on a central role for all healthcare professionals, based on the awareness that caring for a person begins and is fulfilled through their genuine involvement in all stages of the therapeutic process, in accordance with their expressed wishes. In today’s work environment, the issue of work-related stress has become increasingly relevant. Among the most severe manifestations of this phenomenon is the Burnout syndrome. The term “Burnout” was coined by Herbert Freudenberger and refers to a state of physical, emotional, and mental exhaustion caused by stressful work situations. In the nursing field, burnout manifests as a chronic response to challenging working conditions, exhausting shifts, high emotional load, poor professional recognition, and lack of organizational support. Burnout is characterized by three main dimensions, described by Christina Maslach in 1975. Although burnout is recognized as a condition resulting from organizational and psychosocial factors, it is not yet formally classified as a disease. This thesis aims to explore the phenomenon of burnout in the nursing field by analyzing its theoretical, legislative, and practical aspects, assessing prevention strategies, and examining the role of healthcare organizations in promoting the well-being of their workers. To this end, data collection will be carried out, focusing on areas that need to be monitored and improved. Finally, the collected data will be compared with a previous study conducted in 2022–2023, in order to track the trend of organizational well-being among healthcare professionals.