PRATICHE DI TRITURAZIONE DELLE PASTIGLIE IN AMBITO INFERMIERISTICO: UNO STUDIO QUANTITATIVO TRA GLI INFERMIERI DI UN OSPEDALE GENOVESE

Abstract

Il ruolo dell'infermiere nella gestione del farmaco è cruciale per garantire la sicurezza del paziente, come sottolineato nel Codice Deontologico e nell'articolo 1 comma 3, che stabilisce che l'infermiere deve applicare correttamente le prescrizioni diagnostico-terapeutiche. L'infermiere è responsabile delle proprie azioni e omissioni, tra cui la gestione corretta dei farmaci, che implica una valutazione attenta dei rischi legati alla loro somministrazione. L'obiettivo di questo studio è analizzare le pratiche, le motivazioni e le competenze degli infermieri riguardo alla triturazione delle compresse in ambito ospedaliero. Lo studio è stato condotto mediante un questionario validato, finalizzato a indagare la frequenza, le ragioni e le competenze degli operatori sanitari riguardo questa pratica. I risultati evidenziano che la triturazione è una pratica consolidata, spesso adottata per esigenze cliniche immediate, come la disfagia dei pazienti. Nonostante una buona consapevolezza dei rischi di alterazione dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci, sono emerse prassi non uniformi e una conoscenza limitata dei protocolli operativi. Tutti i partecipanti al questionario hanno dichiarato di ricorrere alla triturazione per adattare la forma farmaceutica alle condizioni del paziente, ritenendola una necessità assistenziale piuttosto che una scelta discrezionale. Queste evidenze sono in linea con studi precedenti (Westbury et al., 2008; Viallefod et al., 2018), che indicano che la triturazione viene spesso adottata come routine per garantire la continuità terapeutica, anche in assenza di precise indicazioni farmacologiche. In sintesi, sebbene la triturazione possa essere necessaria in alcuni casi, è fondamentale migliorare la formazione degli infermieri e definire protocolli operativi chiari per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento farmacologico.

The role of the nurse in drug management is crucial for ensuring patient safety, as emphasized in the Code of Ethics and Article 1, paragraph 3, which states that nurses must correctly apply diagnostic and therapeutic prescriptions. Nurses are responsible for their actions and omissions, including the proper management of medications, which requires careful assessment of the risks associated with drug administration. The aim of this study is to analyze nursing practices, motivations, and competencies regarding pill crushing in a hospital setting. The study was conducted using a validated questionnaire designed to investigate the frequency, reasons, and competencies of healthcare professionals regarding this practice. The results show that pill crushing is a widely established practice, often adopted for immediate clinical needs, such as patient dysphagia. Despite a good awareness of the risks associated with altering the effectiveness and safety of medications, inconsistent practices and limited knowledge of operational protocols emerged. All questionnaire participants reported resorting to pill crushing to adapt the pharmaceutical form to the patient's condition, considering it more of a healthcare necessity than a discretionary choice. These findings align with previous studies (Westbury et al., 2008; Viallefod et al., 2018), which indicate that pill crushing is often adopted as a routine to ensure therapeutic continuity, even in the absence of specific pharmacological indications. In summary, while pill crushing may be necessary in some cases, it is essential to improve nurse training and establish clear operational protocols to ensure the safety and effectiveness of pharmacological treatment.