Correlati di personalità dell'atteggiamento verso l'Intelligenza Artificiale.

Abstract

La presente ricerca ha indagato le relazioni tra l’atteggiamento verso l’Intelligenza Artificiale (IA), i tratti di personalità e le variabili emotive, considerando il possibile ruolo di mediazione di dimensioni personologiche e di regolazione emotiva. Si ipotizzava che tratti come apertura all’esperienza, resilienza e novelty seeking fossero associati a un atteggiamento positivo verso l’IA, mentre sospettosità, preoccupazione e ruminazione si collegassero a un atteggiamento negativo. Sono state inoltre esplorate ipotesi secondarie relative al ruolo dei bisogni psicologici di base e dello stile di attaccamento. L’analisi fattoriale esplorativa ha evidenziato due fattori (atteggiamento positivo e percezione minacciosa) fortemente correlati inversamente (r = –.64), suggerendo una struttura unidimensionale che spiega il 46,4% della varianza totale. Le correlazioni hanno mostrato che il narcisismo (r = .13) è positivamente associato a un atteggiamento favorevole, mentre psicopatia (r = –.14) e altruismo (r = –.11) sono negativamente correlati. L’età risulta inversamente associata (r = –.21), con atteggiamenti più positivi nei giovani. La ricerca di informazioni sull’IA è positivamente associata (r = .26), mentre l’uso pratico è negativamente correlato (r = –.31). La novelty seeking (Cloninger, 1994) e il soddisfacimento dei bisogni psicologici di base (Ryan & Deci, 2017) si legano ad atteggiamenti favorevoli, coerentemente con la teoria dell’autodeterminazione. Complessivamente, i risultati indicano che la percezione dell’IA è un fenomeno multidimensionale, influenzato da fattori psicologici più che socio-demografici, e che la scala di atteggiamento verso l’IA mostra buone proprietà psicometriche e validità di costrutto.

The present study explored the relationships between attitudes toward Artificial Intelligence (AI), personality traits, and emotional variables, considering the potential mediating role of personological and emotional regulation factors. It was hypothesized that openness to experience, resilience, and novelty seeking would be associated with a positive attitude toward AI, whereas suspiciousness, worry, and rumination would relate to a negative one. Secondary hypotheses examined the role of basic psychological needs and attachment style. Exploratory factor analysis identified two correlated factors (positive attitude and perceived threat; r = –.64), supporting a unidimensional structure that explained 46.4% of the total variance. Correlation analyses revealed that narcissism (r = .13, p = .016) was positively associated with favorable attitudes, while psychopathy (r = –.14, p = .010) and altruism (r = –.11, p = .040) were negatively correlated. Age showed an inverse relation (r = –.21, p < .001), indicating that younger individuals expressed more positive views. Information-seeking about AI was positively related (r = .26, p < .001), whereas practical AI use was negatively correlated (r = –.31, p < .001). Novelty seeking (Cloninger, 1994) and satisfaction of basic psychological needs (Ryan & Deci, 2017) were linked to more favorable attitudes, in line with self-determination theory. Overall, results suggest that attitudes toward AI are a multidimensional phenomenon primarily shaped by psychological factors rather than socio-demographic ones, and that the Attitude Toward AI Scale demonstrates good psychometric properties and construct validity.