Il gioco come strumento di sviluppo: osservare l'evoluzione nei primi tre anni di vita.

Abstract

Questa tesi affronta il tema dello sviluppo infantile nella fascia 0-3 anni, analizzando come i diversi aspetti, fisici, cognitivi, emotivi e relazionali, si intrecciano con l'unicità di ogni bambino. Viene evidenziata l'importanza del nido d'infanzia come ambiente educativo ricco di stimoli e opportunità, in cui il gioco si configura come strumento fondamentale per l'apprendimento, l'inclusione e la crescita. All'interno di questo contesto, il ruolo dell'educatore è centrale: attraverso una presenza attenta e rispettosa, egli favorisce l’autonomia del bambino, sostenendone lo sviluppo in modo consapevole e intenzionale. Una parte significativa dell’elaborato è dedicata all’osservazione educativa, considerata non solo una tecnica, ma un processo riflessivo che guida la progettazione pedagogica. Vengono analizzate varie metodologie osservative, dalle narrazioni alle videoregistrazioni, e illustrate le modalità di costruzione degli strumenti osservativi, a partire dalle riflessioni emerse nei contesti di equipe. Il lavoro si propone quindi di offrire uno sguardo complessivo su come, attraverso il gioco e l’osservazione, sia possibile promuovere ambienti educativi accoglienti, inclusivi e attenti ai bisogni evolutivi di ciascun bambino.

This thesis explores early childhood development in the 0–3 age range, examining how the various aspects: physical, cognitive, emotional, and relational, intertwine with each child's unique characteristics. It highlights the importance of the nursery as an educational environment rich in stimuli and opportunities, where play emerges as a key tool for learning, inclusion, and growth. Within this context, the role of the educator is central: through attentive and respectful presence, the educator supports the child's autonomy and development in a conscious and intentional manner. A significant portion of the thesis is dedicated to educational observation, viewed not merely as a technique, but as a reflective process that informs pedagogical planning. Various observational methods are analyzed, ranging from narrative descriptions to video recordings, along with the processes involved in creating observation tools based on reflections from team discussions. The aim of the work is to offer a total perspective on how, through play and observation, it is possible to foster educational environments that are welcoming, inclusive, and responsive to the developmental needs of every child.