Preferenze, usi ed emozioni del paziente sull'intervento a base di musica: uno studio pilota quasi-sperimentale nell'ospedalizzazione per COVID-19

Abstract

Nel presente studio la direzionalità dell’intervento sperimentale ha evocato nel paziente, piacere estetico, divertimento e relax, riconoscendone l’utilità per alleviare sensazioni spiacevoli e distrarsi. L’utilità di ascolto per alleviare sensazioni spiacevoli tra cui: ansia, paura, solitudine e basso tono dell’umore ha avuto un incremento significativo post-intervento, passando dal 22.5% al 59.6%, riconducibile al bisogno di supporto emotivo per fronteggiare la malattia da COVID-19. Le preferenze abituali sono correlate a quelle al ricovero e nel post-intervento. Pertanto devono essere prese in considerazione per poter direzionare gli interventi a base di musica secondo framework teorici di riferimento. La musica è un intervento presente all’interno della classificazione complessiva standardizzata degli interventi infermieristici (NIC) e, pertanto, come tale può essere integrata con criteri metodologici, nei protocolli di cura dei pazienti COVID-19 attraverso implementazione CFIR. Le preferenze verso la musica leggera italiana, dovrebbero direzionare gli interventi futuri nel considerare brani musicali che presentano spiccata orecchiabilità, uso della melodia, ritmica e testo di facile comprensione. Le aspettative del paziente non sono riconducibili a momenti specifici di ascolto ma piuttosto ad un suo utilizzo quotidiano e costante. Questo presuppone la necessità di estendere la musica non solo nelle camere di degenza ma anche nei corridoi, nei locali adibiti alle prestazioni clinico-assistenziali e negli spazi comuni. In futuro dovrebbero essere considerati trial che utilizzino il medesimo framework di selezione musicale, in modo da determinarne gli effetti sugli outcome di cura in molteplici popolazioni che presentano analogo bisogno di sostegno emotivo. I benefici della musica dovrebbero rappresentare uno standard nei protocolli sanitari, sia con finalità terapeutiche che di comfort ambientale.

In the present study the directionality of the experimental intervention evoked in the patient, aesthetic pleasure, enjoyment and relaxation, recognising its usefulness in relieving unpleasant feelings and distraction. The utility of listening to alleviate unpleasant feelings including: anxiety, fear, loneliness and low mood had a significant increase post-intervention from 22.5% to 59.6%, attributable to the need for emotional support to cope with COVID-19 disease. Habitual preferences correlated with those on admission and post- music based intervention. Therefore they have to be taken into account in order to direct music-based interventions according to theoretical frameworks. Music is an intervention within the standardised Comprehensive Classification of Nursing Interventions (NIC) and as such can be integrated with methodological criteria into the care protocols of COVID-19 patients through CFIR implementation. The preferences towards Italian pop music should direct future interventions in considering musical pieces that have a marked catchy, use of melody, rhythm and text that is easy to understand.The patient's expectations are not related to specific moments of listening but rather to constant daily use. This implies the need to extend music not only in the patient rooms but also in the corridors, in the rooms used for clinical services and in common areas.Trials using the same music selection framework should be considered in the future in order to determine its effects on care outcomes in multiple populations with similar need for emotional support.The benefits of music should be a standard in healthcare protocols, both for therapeutic purposes and for environmental comfort.