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dc.contributor.authorGiannini, Marianna
dc.date.accessioned2021-08-19T14:31:07Z
dc.date.available2021-08-19T14:31:07Z
dc.date.issued2021-07
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3892
dc.description.abstractNell’ambito di trattazione di questa tesi, l’opera protagonista è il Campus Martius Antiquae Urbis, di Giovanni Battista Piranesi, Roma 1762. In questo volume si possono distinguere a colpo d’occhio due parti distinte: una formata da un corposo apparato testuale ed un’altra formata da un altrettanto corposo apparato illustrativo, correlato da precisi cataloghi di tutte le opere illustrate. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare il volume, indagando più che sugli aspetti linguistici e formali, su quale sia stato il ruolo ed il comportamento di Piranesi come archeologo. La domanda principale a cui si vuole rispondere riguarda la logica compositiva nascosta dietro l’Ichnographia del Campo Marzio di Giovanni Battista Piranesi. La volontà e la necessità di lasciare ai posteri questa mappa trova ragione in diversi aspetti, primo è sicuramente il voler concludere il lavoro svolto per le Antichità Romane, Roma, 1756, che lo vede impegnato per moltissimi anni al ridisegno delle rovine romane, secondo è quello di voler intraprendere un percorso diverso spinto dall’interesse generale che in quegli anni vedeva sotto i riflettori la Forma Urbis Romae, conosciuta anche come Pianta marmorea di Settimo Severo 203-211 d.C. e al lavoro d i Giovan Battista Nolli pubblicato nel 1748. Per condurre quest’analisi si sono definite anche qui due fasi distinte, una dedicata allo studio dell’apparato testuale ed una legata al ridisegno integrale delle sei tavole (Tav. V - X) che compongono l’Ichnographia. La prima parte segue fedelmente l’ordine dei capitoli del Campo Marzio, inquadrando la questione della dedica all’amico Robert Adam, utile a spiegare il contesto in cui il Campo Marzio viene dato alla stampa, alla trattazione dettagliata dei sei capitoli di testo che introducono le illustrazioni riportate successivamente, in particolare delle tre topografie (Tav. I, III, IV) e alle sei tavole dell’Ichnographia (Tav. V - X). Questo tipo di analisi viene correlata dal ridisegno dell’Ichnographia e alla catalogazione in un abaco illustrato di tutti gli elementi che compongono le sei tavole in cui si concretizza l’emancipazione del frammento dalla Forma.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleL’emancipazione del frammento dalla Forma. Analisi del Campo Marzio di G.B. Piranesiit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorPizzigoni, Vittorio
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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