Design Navale Nauticohttps://unire.unige.it/handle/123456789/8672024-03-29T09:46:52Z2024-03-29T09:46:52ZUPSIDE DOWN_The revolution experienceMoi, Giorgiahttps://unire.unige.it/handle/123456789/38872022-06-30T07:57:00Z2021-07-01T00:00:00ZUPSIDE DOWN_The revolution experience
Moi, Giorgia
Questa tesi si propone di creare un nuovo mercato e uno nuovo trend nautico, grazie alla progettazione di un prototipo di sommergibile per crociere estreme di lusso, il quale potrà far nascere una riflessione riguardo alle potenzialità, finora inespresse, di questo mezzo subacqueo nel campo del diporto. Essendo lo scopo quello di dimostrare che un sommergibile può competere con una mini-cruise, non si approfondiranno temi ingegneristici e di dimensionamento strutturale, verranno studiati a partire da casi studio e piani generali in modo da impostare il progetto in modo corretto ma non saranno oggetto di studio. Il fulcro sarà creare un'unità stilisticamente controversa, che lasci in dubbio sul suo genere di appartenenza: avrà stilemi richiamanti i sommergibili ma anche di yacht e navi. Per gli interni si intende sorprendere l'ospite con spazi confortevoli e poco riconducibili a ciò che ci si immagina possa essere l'interno di un sommergibile. Sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio fra lusso, spazi il più possibile ariosi anche senza accesso alla luce naturale e servizi di bordo.
2021-07-01T00:00:00ZProgettazione di un catamarano a motore di 24m Katakite: innovazione, sicurezza e sostenibilitàDel Giudice, Sarahttps://unire.unige.it/handle/123456789/38862021-08-19T13:45:49Z2021-07-01T00:00:00ZProgettazione di un catamarano a motore di 24m Katakite: innovazione, sicurezza e sostenibilità
Del Giudice, Sara
L’idea del progetto nasce principalmente dalla volontà di recuperare la socialità che il Covid 19 ci ha negato in questo periodo storico molto delicato e che ha condizionato radicalmente il nostro modo di vivere.
Allo stesso tempo sono stati presi in esame argomenti di attualità come la nautica sostenibile, l'utilizzo delle energie rinnovabili, imbarcazioni che non emettano gas nocivi o liquidi in mare e che rispettino l'ambiente dove esse navigano.
Un altro obiettivo di progetto è far avvicinare al mondo della nautica anche persone che non ne hanno mai avuto l'occasione sia economicamente che in termini di accessibilità. Da questo deriva la scelta del concept ovvero un catamarano, imbarcazione che soddisfa tutti i requisiti che ci siamo posti precedentemente, in versione charter in modo che dia la possibilità di affittare sei cabine private e di trascorrere una crociera in compagnia degli altri affittuari, recuperando una socialità che a terra non è permesso mantenere, e rispettando la natura circostante.
Questo catamarano ha una propulsione ibrida elettro-idrogeno con una particolarità: l'installazione di una vela Kite che permetterà di navigare senza l'utilizzo dei motori e dei consumabili a bordo, occasione per ricaricare batterie o i serbatoi dell'idrogeno. Per ricaricare le batterie, sono previsti a bordo numerosi pannelli fotovoltaici che contribuiranno a rendere l'imbarcazione autosufficiente e a impatto ambientale minimo.
2021-07-01T00:00:00ZThe BoatelSmio, Antonella Valentinahttps://unire.unige.it/handle/123456789/38762021-08-19T12:00:51Z2021-07-01T00:00:00ZThe Boatel
Smio, Antonella Valentina
L’dea di progetto nasce dalla volontà di voler dare un diverso punto di vista alla problematica ambientale facendo uso del marketing esperienziale.
L’intento è quello di poter fornire un progetto di imbarcazione adatta a costituire una flotta da charter a basso impatto ambientale, con basi dislocate in marina vicini alle sedi aeroportuali.
In questo modo si potrebbe immaginare un’offerta di vacanza che permetta un’agile connessione con qualunque città continentale.
Mochi Craft Long Range 23, protagonista nel 2011 per la propulsione ibrida e per la sua carena transplanante, è stato considerato punto di partenza e esempio di funzionalità.
Il nome the Boatel deriva da un gioco di parole tra “Boat” e “Hotel”. Rappresenta a pieno la sua anima e la voglia di vivere il mare in un modo nuovo. Proprio come una Boutique Hotel si presenta con la volontà di esprimere il proprio carattere e di trasmetterlo a chi la vive. E’ la ricerca di un’esperienza, libera e personalizzabile, che la caratterizza. Arrivare a riconoscersi in un’esperienza vissuta è lo scopo di the Boatel, che esprime al meglio la scelta di voler trasmettere una visione differente di vacanza.
Il concept nasce dalla voglia di sottolineare il concetto di esperienza, dall’idea di soggiornare in una Boutique Hotel sul mare. Il target si individua con un gruppo di amici che vogliono vivere l’andar per mare in un contesto privato, facendo l’esperienza di godere della convivialità permessa da ampi spazi con la possibilità di non rinunciare a dormire vista mare. Esattamente nello stile delle Boutique Hotel, the Boatel presenta ampie vetrate con l’attenzione a spazi privati caratterizzati da uno stile modern decò.
La scelta di un motore ibrido permette di muoversi mantenendo una certa attenzione alle aree marine che si attraversano, lasciando, comunque, libertà di spostamento agli amanti delle crociere a lungo raggio e delle grandi traversate agevolate dalla carena transplanante FER.WEY.
2021-07-01T00:00:00ZEscape from Superyacht. Il week(t)ender come soluzione alle nuove esigenze della nautica da diportoTabarracci, Diletta Bianca Mariahttps://unire.unige.it/handle/123456789/38542021-08-23T07:55:52Z2021-06-01T00:00:00ZEscape from Superyacht. Il week(t)ender come soluzione alle nuove esigenze della nautica da diporto
Tabarracci, Diletta Bianca Maria
2021-06-01T00:00:00Z