La gestione nutrizionale nella sindrome dell'ovaio policistico
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Autore
Pascal, Sonia <1999>
Data
2024-10-22Disponibile dal
2024-10-24Abstract
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una patologia ad elevata prevalenza: l’OMS ha dichiarato che circa un quinto delle donne in età fertile ne è affetta. Per anni i criteri diagnostici sono stati disomogenei, portando a bias nella ricerca scientifica. Nel 2003 sono stati stilati i tre criteri diagnostici ancora oggi utilizzati internazionalmente: presenza di ovaio micropolicistico, disordini mestruali, iperandrogenismo biochimico o clinico. In base alla presenza o assenza dei tre criteri si distinguono 4 categorie fenotipiche differenti: A, B, C, e D. Nella PCOS è presente una condizione di iperandrogenismo correlato ad alcune comorbidità, tra cui le patologie metaboliche dell’obesità e dell’insulino-resistenza. Queste condizioni portano a un ulteriore aumento di produzione di androgeni, innescando un circolo vizioso dannoso per la salute.
Le linee guida internazionali raccomandano come pima terapia un corretto stile di vita, comprensivo di una sana alimentazione, ma le evidenze scientifiche non supportano al momento una particolare dieta, sottolineando invece l’importanza della personalizzazione. In letteratura, le diete maggiormente efficaci nel miglioramento della sindrome sono: mediterranea, ipocalorica, a basso indice glicemico, antiinfiammatoria e con un contenuto proteico adeguato. Ho portato in discussione due pazienti obese con PCOS di fenotipo A (co-presenza di tutti e tre i criteri) a cui è stata prescritta questa tipologia di alimentazione, con alcune modifiche, effettuate in base alle loro necessità. La prima paziente ha seguito per 17 mesi la dieta mentre la seconda per 3 mesi. La prima paziente ha ottenuto ottimi risultati con diminuzione di: peso, circonferenze, percentuale di massa grassa; sono migliorati anche: insulino-resistenza e iperandrogenismo. La seconda paziente ha visto risultati positivi seppur con un percorso più breve. Polycystic ovary syndrome (PCOS) is a highly prevalent disease. the WHO declered that a fifth of women in childbearing age are affected. For many years the diagnostic criteria have been heterogeneous, which lead to bias in scientific research. In 2003 three diagnostic criteria were drawn up, now internationally recognised: micropolycystic ovary, menstrual disorders, clinical or biochimical hyperandrogenism. Based on the precence or absence of these three criteria, four different phenotipic categories have been established: A, B, C, D. In PCOS there is a hyperandrogenism condition associated with some comorbidities, such as metabolic conditions including obesity and insulin-resistence. These conditions leed to further increase the androgen production establishing a harmful vicious cycle for health.
International guidelines emphasize that a proper lifestyle, including a healthy nutrition, should be chosen as first therapy: a specific diet is not supported yet, but the importance of tailored approaches is enphasized. Literature evidence shows the most effective diets in improving the syndrome: mediterranean, hypocaloric, anti-inflamatory, low glicemic index and adequate protein content. I take under dscussion two PCOS obese patients with A phenotype (co-presence of all three criteria) to whom these diets have been prescribed, with tailored modifications. The first woman followed the diet for 17 months, while the second one only for 3 months. The first patient achived optimal results, decreasing weight, circumferences, body fat mass percentage and hyperandrogenism. The second patient saw positive results albeit with a shorter course.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4811]