GIUSTIZIA PREDITTIVA E NOMOFILACHIA. VERSO UNA BASE AMBIGUA?

Abstract

La presente tesi esamina l'intersezione tra giustizia predittiva e funzione nomofilattica della Corte di Cassazione italiana, esplorando il potenziale impiego dell'intelligenza artificiale (IA) nei giudizi civili in Cassazione, sia come supporto al giudice sia come possibile sostituto. Vengono analizzati i vantaggi in termini di efficienza e uniformità delle decisioni, ma anche i rischi connessi alla trasparenza, all'equità e alla tutela dei diritti, considerando la dipendenza da algoritmi che potrebbero riflettere pregiudizi. La funzione nomofilattica della Cassazione, volta ad assicurare l'interpretazione uniforme delle leggi e la coerenza del diritto nazionale, viene messa alla prova dall'introduzione di tecnologie avanzate. La tesi propone un approccio interdisciplinare tra giurisprudenza e tecnologia, mirato a garantire che l'uso dell'IA rispetti i principi costituzionali fondamentali, quali l'indipendenza della magistratura e il diritto al giusto processo.

This thesis examines the intersection between predictive justice and the nomophylactic function of the Italian Court of Cassation, exploring the potential use of artificial intelligence (AI) in civil proceedings before the Court, both as a support for judges and as a possible substitute. It analyzes the benefits in terms of efficiency and uniformity of decisions, as well as the risks related to transparency, fairness, and the protection of rights, considering the reliance on algorithms that may reflect biases. The nomophylactic function of the Cassation Court, aimed at ensuring the uniform interpretation of laws and the consistency of national law, is tested by the introduction of advanced technologies. The thesis proposes an interdisciplinary approach between law and technology, aimed at ensuring that the use of AI complies with fundamental constitutional principles, such as judicial independence and the right to a fair trial.