Il diritto di resistere: Esaminare l’etichettatura delle organizzazioni di liberazione come “terroristiche” – Un’analisi dell’Esercito di liberazione del Kosovo (UCK)
Author
Mehmeti, Daniela <1997>
Date
2024-10-15Data available
2024-10-17Abstract
A causa della mancanza di una definizione universalmente accettata di terrorismo, questo termine è stato spesso utilizzato dagli stati in modo selettivo e per delegittimare le organizzazioni di liberazione. Questa tesi esamina le implicazioni che questa etichetta ha sui movimenti di liberazione, concentrandosi specificamente sul caso dell'Esercito di liberazione del Kosovo (KLA). Questa analisi esplora l'etichetta "terrorista" come un potente strumento politico che viene spesso utilizzato dagli stati per promuovere obiettivi politici, giustificare l'intervento militare e ottenere il sostegno pubblico. Affrontando la domanda di ricerca, Quali sono le implicazioni dell'etichettatura delle organizzazioni di liberazione come terroristi?, lo studio impiega un'analisi qualitativa della letteratura esistente e dei casi di studio. I risultati rivelano che tali classificazioni hanno conseguenze legali, morali e politiche cruciali su questi movimenti, oscurandone la legittimità, la posizione morale e il sostegno politico. Inoltre, i risultati indicano la fluidità dell'etichetta "terrorista" suggerendo che spesso dipende dal contesto politico più ampio e dalle strategie geopolitiche. In questo contesto i media vengono spesso utilizzati per influenzare la percezione pubblica e per costruire narrazioni. Ciò è evidenziato nel caso dell'UCK che inizialmente era considerato un'organizzazione terroristica, ma la sua percezione è cambiata una volta che gli interessi internazionali si sono allineati con la loro causa e l'attenzione è stata invece rivolta alla crisi umanitaria. In definitiva, questa tesi sottolinea la necessità di definizioni più chiare e di un discorso sfumato sul terrorismo che includa anche il terrorismo di stato. Due to a lack of a universally accepted definition of terrorism, this term has often been used by states selectively and to delegitimize liberation organizations. This thesis examines the implications that this label has on liberation movements, focusing specifically on the case of the Kosovo Liberation Army (KLA). This analysis explores the ‘terrorist’ label as a powerful political tool that is often used by states to further political goals, justify military intervention and gain public support. Addressing the research question, What are the implications of labeling liberation organizations as terrorists?, the study employs a qualitative analysis of existing literature and case studies. The findings reveal that such classifications have crucial legal, moral and political consequences on this movements, obscuring their legitimacy, moral standing and political support. Additionally, the results indicate the fluidity of the ‘terrorist’ label suggesting that it is often depended on the broader political context and geopolitical strategies. In this context the media is often used to influence public perception and to construct narratives. This is highlighted in the case of the KLA which was initially regarded as a terrorist organization but its perception shifted once international interests aligned with their cause and attention was instead drawn to the humanitarian crisis. Ultimately, this thesis emphasizes the need for clearer definitions and a nuanced discourse around terrorism that also includes state terrorism.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5096]