Essere "e" non essere. Traiettorie possibili per sostenere i giovani transgender e gender non-conforming nel percorso di affermazione di sè
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Autore
Santos De Sousa, Elizabeth <1978>
Data
2024-10-10Disponibile dal
2024-10-17Abstract
Una crescente visibilità delle persone transgender negli ultimi anni ha sollevato nell’opinione pubblica diversi interrogativi, specie quando si parla di transizione di genere in età infantile.
Dall’inizio degli anni Duemila una prospettiva più ampia si è sviluppata tra i ricercatori. Le varie ricerche pubblicate hanno fatto emergere molto materiale dal punto di vista sociale e clinico sulla gioventù transgender, il che ha permesso la stesura di linee guide per il trattamento di questi pazienti e un percorso, nel corso degli anni, che ha portato alla depatologizzazione della condizione transgender.
L’obiettivo del presente elaborato è di far luce sui principali aspetti attenenti all’incongruenza di genere e le prospettive cliniche per il trattamento dei sintomi della disforia di genere. Quest’ultima è generata da un conflitto tra identità di genere e corpo fisico che non riflette i caratteri esogeni di una identità sessuale endogena. Tale discrepanza è causa di innumerevoli problemi di salute mentale se non trattati.
Dopo aver discusso dei principali approcci teorici alla varianza di genere in età evolutiva e subsequente trattamenti a livello clinico e medicalizzato, è stata fatta un’analisi dei tre ambiti di socializzazione del bambino: famiglia, scuola e società. In ognuno di questi ambiti vengono esposti i principali problemi a cui vanno incontro i giovani transgender e gender variant e le loro famiglie. Infine, vengono discusse pratiche deleterie alla salute mentale di questi individui e buone pratiche che possono essere messe in atto per promuovere la salute e il benessere.
Lungo l’elaborato, un grande accento viene messo sulla figura dello psicologo, per il suo lavoro di advocacy e formazione presso le istituzioni, il che potrebbe fare una reale differenza per avviare un cambiamento a livello sociale. The increasing visibility of transgender people in recent years has raised several questions in the public opinion, especially when it comes to gender transition in childhood.
Since the beginning of the 2000s, a broader perspective has developed among researchers. The various published studies have brought out a great deal of material from a social and clinical perspective on transgender youth, which has led to the drafting of guidelines for the treatment of these patients and a pathway, over the years, that has led to the depathologisation of the transgender condition.
The aim of this paper is to shed light on the main aspects of gender incongruence and the clinical perspectives for treating the symptoms of gender dysphoria. The latter is generated by a conflict between gender identity and physical body that does not reflect the exogenous characteristics of an endogenous sexual identity. This discrepancy causes countless mental health problems if left untreated.
After discussing the main theoretical approaches to gender variance in childhood and subsequent treatments at the clinical and medical level, an analysis was made of the three socialisation spheres of the child: family, school and society. In each of these spheres, the main problems faced by transgender and gender variant youth and their families are exposed. Finally, detrimental practices to the mental health of these individuals and good practices that can be implemented to promote health and well-being are discussed.
Throughout the paper, great emphasis is placed on the figure of the psychologist, for their advocacy work and training with institutions, which could make a real difference in initiating change at a societal level.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5076]