Dall'urbanizzazione alla nascita delle subculture: la cultura hip hop come strumento identitario tra emancipazione e devianza
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Autore
Giambrone, Alice <2001>
Data
2024-09-09Disponibile dal
2024-09-12Abstract
Questa ricerca esplora la connessione tra la devianza e l’hip hop, con un’analisi della strutturazione delle città, della formazione delle gang e delle manifestazioni di violenza. Da numerosi studi di questi anni emerge che l’hip hop non è un fenomeno deviante bensì una cultura, con il proprio bagaglio di storia, costumi e arte, nonché come un modo per esprimersi e per sfidare le regole vigenti.
Le fondamenta teoriche dei sociologi più illustri come Durkheim, Sutherland, Hirshi e Lemert offrono gli strumenti interpretativi per comprendere le dinamiche di costruzione di questa cultura a partire dalle basi sociali, come risposta alle disuguaglianze, alla marginalizzazione di alcuni ceti, al razzismo e ad un periodo storico complesso di estremi cambiamenti.
L'hip hop nasce ribaltando le regole della musica, della scrittura dei testi, del ballo, dell’arte e portando con sé nuovi modi di vestirsi e di atteggiarsi: agisce come una forma di devianza creativa, come voce dei giovani marginalizzati e riflesso delle tensioni sociali; è in continuo rinnovamento di sé stessa, incarna la resistenza, l’innovazione e pone nuovi punti di vista.
Si apre uno spazio fertile per le esplorazioni sul futuro dell’hip hop, che nella sua veloce evoluzione artistica e culturale si presenta estremamente dinamico e malleabile, come la società stessa nella quale viviamo: si adatta e si modifica continuamente, sia in ambito artistico che sociale. This research explores the connection between deviance and hip hop, with an analysis of city structuring, gang formation and manifestations of violence. Numerous studies in recent years have shown that hip hop is not a deviant phenomenon but rather a culture, with its own history, customs and art, as well as a way of expressing oneself and challenging the prevailing rules.
The theoretical foundations of the most distinguished sociologists such as Durkheim, Sutherland, Hirshi and Lemert provide the interpretative tools to understand the dynamics of the construction of this culture from social foundations, as a response to inequalities, marginalisation of certain classes, racism and to a complex historical period of extreme change.
Hip hop was born overturning the rules of music, lyric writing, dance, art and bringing with it new ways of dressing and posturing: it acts as a form of creative deviance, as the voice of marginalised youth and a reflection of social tensions; it is constantly renewing itself, embodying resistance, innovation and posing new points of view.
This opens a fertile space for explorations into the future of hip hop, which in its rapid artistic and cultural evolution is extremely dynamic and malleable, like the very society in which we live: it is constantly adapting and modifying itself, both artistically and socially.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [2166]