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L'intervento umanitario nella guerra del Kosovo

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tesi28866618.pdf (615.7Kb)
Autore
Zinola, Giorgio Benedetto <1995>
Data
2024-07-10
Disponibile dal
2024-07-18
Abstract
La tesi esplora il conflitto in Kosovo degli anni '90, analizzandone gli aspetti giuridici e geopolitici. La disintegrazione della Jugoslavia portò a conflitti etnici e nazionalisti, culminati in gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l'umanità, che suscitarono la preoccupazione internazionale. Il sistema di sicurezza collettiva dell'ONU, basato sull'articolo 51 della Carta, permette l'uso della forza solo in casi di legittima difesa fino a interventi del Consiglio di Sicurezza. La NATO, senza un mandato esplicito del Consiglio, avviò un'operazione militare per fermare le atrocità contro la popolazione albanese del Kosovo, sollevando questioni di legittimità. Successivamente, la Risoluzione 1244 giustificò l'intervento, autorizzando la creazione della Kosovo Force (KFOR) e dell'United Nations Interim Administration Mission in Kosovo (UNMIK) per stabilizzare la regione. Storicamente, l'intervento umanitario era visto come un'eccezione alla sovranità statale solo in casi di gravi violazioni dei diritti umani. La guerra del Kosovo segnò un punto di svolta, portando allo sviluppo del concetto di Responsibility to Protect (R2P). L'intervento in Kosovo ha influenzato le pratiche di intervento umanitario e le normative internazionali, evidenziando la necessità di bilanciare la sovranità statale e la protezione dei diritti umani.
 
The thesis explores the conflict in Kosovo during the 1990s, analyzing its legal and geopolitical aspects. The disintegration of Yugoslavia led to ethnic and nationalist conflicts, culminating in severe human rights violations and crimes against humanity, which drew international concern. The UN collective security system, based on Article 51 of the UN Charter, permits the use of force only in cases of self-defense until the Security Council intervenes. NATO, without an explicit Security Council mandate, launched a military operation to stop atrocities against the Albanian population in Kosovo, raising legitimacy issues. Subsequently, Resolution 1244 justified the intervention, authorizing the creation of the Kosovo Force (KFOR) and the United Nations Interim Administration Mission in Kosovo (UNMIK) to stabilize the region. Historically, humanitarian intervention was seen as an exception to state sovereignty only in cases of severe human rights violations. The Kosovo war marked a turning point, leading to the development of the Responsibility to Protect (R2P) concept. The intervention in Kosovo has influenced humanitarian intervention practices and international norms, highlighting the need to balance state sovereignty and the protection of human rights.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collezioni
  • Laurea Triennale [2927]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/8759
Metadati
Mostra tutti i dati dell'item

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