il ruolo dell'Assistente Sociale nelle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (R.E.M.S.)
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Autore
Nicoletta, Noemi <1995>
Data
2024-07-08Disponibile dal
2024-07-11Abstract
La presente tesi esplora il ruolo dell'assistente sociale all'interno delle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS).
Viene analizzato il passaggio dalla detenzione coercitiva alla cura riabilitativa, un processo intimamente connesso con l'evoluzione storica e sociale del concetto di "follia". Originariamente considerata un'irrimediabile forma di malattia mentale, la follia ha gradualmente acquisito un carattere trattabile e gestibile dal punto di vista medico. A supporto di tale analisi, sono stati approfonditi gli scritti di numerosi autori, come quelli di Sebastian Brant ed Erasmo da Rotterdam.
Sul piano giuridico, il presente studio traccia l’evoluzione della gestione dei “rei folli” sino all’introduzione del codice penale del 1930, che ha sancito la dualità tra imputabilità e difesa sociale. Si è esaminata, inoltre, l’evoluzione normativa dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) fino alla normativa nazionale, culminando con la legislazione che ha portato alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e l’istituzione delle REMS.
In conclusione si analizza il ruolo dell’assistente sociale nelle REMS, evidenziando come le sue competenze siano fondamentali nel “processo di aiuto” e nella collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze. La tesi descrive il contributo dell’assistente sociale alla formulazione del Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI) e alla progettazione di attività riabilitative, nonché il suo coinvolgimento nell’aggiornamento del Sistema Informativo per il Monitoraggio del Percorso di Superamento degli OPG e dei Servizi di Sanità Penitenziaria. This thesis examines the role of the social worker within Residences for the Execution of Security Measures (REMS). It analyses the transition from detention to rehabilitative care, a process that is intimately connected with the historical and social evolution of the concept of "madness". Over time, the latter has been redefined from incurable mental alienation to a treatable medical condition. To support this analysis, the writings of authors such as Sebastian Brant and Erasmus of Rotterdam were examined in depth.
This study traces the evolution of the management of 'insane offenders' up to the introduction of the 1930 Penal Code, which enshrined the duality of imputability and social defence. It also examines the regulatory evolution from the European Convention on Human Rights (CEDU) to national legislation, culminating with the legislation that led to the closure of the Judicial Psychiatric Hospitals (OPG) and the establishment of the REMS.
In conclusion, the role of the social worker in the REMS is analysed, with particular emphasis on the crucial role of their skills in the “assessment”and in collaboration with the Departments of Mental Health and Addiction. The thesis describes the social worker's contribution to the formulation of the Individualised Therapeutic Rehabilitation Project (PTRI) and the planning of rehabilitation activities, as well as her involvement in the updating of the SMOP (Sistema Informativo per il Monitoraggio del Percorso di Superamento degli OPG e dei Servizi di Sanità Penitenziaria).
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [2383]