Fattori di rischio ed evoluzione clinica delle batteriemie da Pseudomonas aeruginosa: uno strumento di previsione della mortalità nei reparti di medicina interna.
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Autore
Casini, Lucrezia <1998>
Data
2024-06-25Disponibile dal
2024-06-27Abstract
Obiettivo: lo studio valuta le caratteristiche cliniche e i fattori di rischio per la mortalità a 30 giorni nei pazienti ricoverati nei reparti di medicina interna con batteriemia da P. aeruginosa. È stato inoltre sviluppato un punteggio clinico pratico per predire la mortalità a 30 giorni, facilitando decisioni terapeutiche e gestionali personalizzate.
Metodi: sono stati esaminati 639 casi di batteriemia in pazienti ospedalizzati in 14 ospedali italiani con approccio retrospettivo multicentrico. I pazienti inclusi avevano almeno 18 anni, ricevevano almeno 24 ore di terapia antibiotica e avevano una batteriemia confermata da P. aeruginosa durante la degenza in Medicina Interna.
Risultati: i pazienti con BSI in Medicina Interna sono 286 (44,6%), fonti infettive più comuni sono: CVC, vie urinarie e vie respiratorie inferiori. La mortalità a 30 giorni è del 22,5%, con lo shock settico come fattore di rischio significativo, mentre un adeguato controllo della fonte ha ridotto significativamente la mortalità. La terapia antibiotica, sia in monoterapia che combinata, non ha influenzato significativamente la sopravvivenza, e l'uso di carbapenemi non ha mostrato vantaggi rispetto ai β-lattamici antipseudomonas.
È stato sviluppato un nomogramma per valutare il rischio di morte in questi pazienti, dimostrando una buona capacità di previsione delle evoluzioni cliniche.
Conclusioni: in conclusione, i pazienti con batteriemia da P. aeruginosa hanno un elevato rischio di mortalità, un trattamento antibiotico iniziale mirato è risultato altrettanto efficace di una terapia combinata o ad ampio spettro e i fattori che impattano maggiormente sulla mortalità sono shock settico e source control. Il nomogramma proposto potrebbe essere utile per guidare decisioni terapeutiche e gestionali personalizzate. Aim: The study evaluates the clinical characteristics and risk factors for 30-day mortality in patients hospitalized in internal medicine wards with P. aeruginosa bacteremia. Additionally, a practical clinical score was developed to predict 30-day mortality, facilitating personalized therapeutic and management decisions.
Methods: A total of 639 cases of bacteremia in hospitalized patients across 14 Italian hospitals were examined using a retrospective multicentric approach. Included patients were at least 18 years old, received at least 24 hours of antibiotic therapy, and had confirmed P. aeruginosa bacteremia during their stay in Internal Medicine.
Results: Among the patients in Internal Medicine, 286 (44.6%) had BSI. The most common sources of infection were CVC, urinary tract, and lower respiratory tract. The 30-day mortality rate was 22.5%, with septic shock as a significant risk factor, while adequate source control significantly reduced mortality. Antibiotic therapy, whether monotherapy or combined, did not significantly affect survival, and the use of carbapenems showed no advantage over antipseudomonal β-lactams. A nomogram was developed to assess the risk of death in these patients, demonstrating good predictive ability for clinical outcomes.
Conclusions: In conclusion, patients with P. aeruginosa bacteremia have a high risk of mortality. Initial targeted antibiotic treatment proved to be as effective as combined or broad-spectrum therapy, and the factors that most impact mortality are septic shock and source control. The proposed nomogram could be useful for guiding personalized therapeutic and management decisions.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5076]