Le violazioni dei diritti umani nel processo di esternalizzazione delle frontiere europee: un'analisi della cooperazione tra Italia e Libia
Author
Stagnaro, Eleonora <2001>
Date
2024-03-22Data available
2024-03-28Abstract
Questa tesi nasce con l’obiettivo di studiare il concetto di esternalizzazione delle frontiere e delle derivate responsabilità, focalizzandosi sull’imprescindibile nesso tra dimensione interna ed esterna della politica di immigrazione europea.
Più specificatamente, il primo capitolo approfondisce la c.d. “dimensione interna” della politica di immigrazione cui gli Stati membri sono vincolati. Tale dimensione fa riferimento alle relazioni tra gli Stati membri dello spazio Schengen e delinea, ad esempio, aspetti quali il Sistema europeo comune di asilo, la gestione dei controlli – con il supporto di Frontex e dei sistemi informatici su larga scala – alla frontiera comune, lo status dei cittadini di Paesi terzi, le condizioni di ingresso, soggiorno e asilo e le misure per arginare l’immigrazione irregolare.
Il secondo capitolo prende in esame la c.d. “dimensione esterna” o “azione esterna” della politica di immigrazione europea. Quest’ultima fa riferimento alle iniziative di cooperazione intraprese con i Paesi terzi, in particolare con i Paesi del vicinato, per gestire il fenomeno dell’immigrazione e per rispondere alle “minacce esterne”, alla luce di un sempre più sfumato confine tra sicurezza interna ed esterna. A tal fine, si delinea un quadro più specifico per comprendere il significato del concetto di esternalizzazione delle frontiere - descrivendone evoluzione, strumenti ed effetti - e della cooperazione allo sviluppo volta ad agire sulle c.d. “cause profonde”.
Il terzo capitolo si inserisce in questa recente prassi e cerca di sviluppare una definizione operativa dell'esternalizzazione dei controlli delle frontiere in Libia e dei suoi effetti sui diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo. In particolare, verrà analizzato uno degli accordi bilaterali di soft law per eccellenza, il Memorandum d’intesa tra lo Stato della Libia e la Repubblica italiana del 2 febbraio 2017. The aim of this thesis is to study the concept of externalisation of borders and the resulting responsibilities, focusing on the inescapable link between the internal and external dimensions of European immigration policy.
More specifically, the first chapter explores the so-called “internal dimension” of immigration policy to which Member States are bound. This dimension refers to the relations between the Member States of the Schengen area and outlines, for example, aspects such as the Common European Asylum System, the management of controls - with the support of Frontex and large-scale IT systems - at the common border, the status of third-country nationals, conditions of entry, stay and asylum, and measures to curb irregular immigration.
The second chapter examines the so-called “external dimension” or “external action” of European immigration policy. The latter refers to cooperation initiatives undertaken with third countries, in particular neighbourhood countries, to manage the phenomenon of immigration and to respond to “external threats”, in the light of an increasingly blurred boundary between internal and external security. To this end, a more specific framework is outlined to understand the meaning of the concept of border externalisation - describing its evolution, tools and effects - and of development cooperation aimed at acting on the so-called “root causes”.
The third chapter fits into this recent practice and tries to develop an operational definition of the externalisation of border control in Libya and its effects on the human rights of migrants and asylum seekers. In particular, one of the soft law bilateral agreements par excellence, the Memorandum of Understanding between the State of Libya and the Republic of Italy of 2 February 2017, will be analysed.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2853]