Le recenti crisi internazionali bancarie: contesto macroeconomico, fallimento di governance e bank run.
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Author
Messina, Andrea <1996>
Date
2024-03-26Data available
2024-03-28Abstract
In questo elaborato tratterò le ripercussioni di questa recente crisi. In meno di due mesi, da marzo a maggio 2023, quattro banche di medie dimensioni americane (Silicon Valley Bank, Signature Bank, Silvergate Bank, First Republic Bank) e un’importante banca svizzera (Credit Suisse) sono state poste sotto amministrazione controllate, salvate o chiuse. Per salvare le banche e i depositi dei clienti, sono state attuate misure su ampia scala, sia dalle autorità statunitensi sia da quelle svizzere e questo ha fatto in modo che la crisi fosse contenuta; gli indici S&P 500 negli Usa e Eurostoxx 500 in Europa sono riusciti a tornare sui livelli pre-crisi in poche settimane. Impatto più devastante lo abbiamo invece nel sistema bancario con l’indice delle banche regionali americane che, anche nei mesi successivi al fallimento, come si evince dal grafico, continuava a scambiare circa il 40% in meno rispetto al livello pre-crisi.
Si analizzeranno le cause della crisi, evidenziando come business model sbilanciati, una gestione inadeguata, una rapida crescita di attivi e depositi (di cui un elevato numero non assicurati), concentrazione di finanziamenti e prestiti e grandi perdite non realizzate su titoli detenuti al costo ammortizzato, abbiano portato al collasso queste banche regionali. Si vedrà la diversità delle cause che invece hanno colpito la Credit Suisse. Sicuramente ogni banca ha la sua storia e le sue caratteristiche, ma ci sono fattori che accomunano le vicissitudini di questi istituti. Chiara è stata la corsa agli sportelli dovuta alla perdita di fiducia da parte dei clienti a causa delle vulnerabilità comuni delle banche. Il deflusso di liquidità è stato rapidissimo rispetto alle crisi precedenti facilitato da diversi fattori: migliori tecnologie che hanno permesso prelievi più veloci, maggior facilità nel diffondere informazioni e un grande numero di depositi non assicurati. In this essay I will discuss the repercussions of this recent crisis. In less than two months, from March to May 2023, four mid-sized American banks (Silicon Valley Bank, Signature Bank, Silvergate Bank, First Republic Bank) and one major Swiss bank (Credit Suisse) were placed under receivership, saved or closed. To save banks and customer deposits, large-scale measures were implemented by both the US and Swiss authorities and this ensured that the crisis was contained; the S&P 500 indices in the USA and Eurostoxx 500 in Europe managed to return to pre-crisis levels in just a few weeks. However, we have a more devastating impact on the banking system with the index of American regional banks which, even in the months following the bankruptcy, as can be seen from the graph, continued to trade around 40% less than the pre-crisis level.
The causes of the crisis will be analysed, highlighting such as unbalanced business models, inadequate management, rapid growth of assets and deposits (of which a large number are uninsured), concentration of financing and loans and large unrealized losses on securities held at amortized cost. , led these regional banks to collapse. We will see the diversity of the causes that affected Credit Suisse. Surely each bank has its own history and characteristics, but there are factors that unite the vicissitudes of these institutions. Clear was the bank run due to loss of customer trust due to common bank vulnerabilities. The outflow of liquidity was very rapid compared to previous crises, facilitated by several factors: better technologies that allowed faster withdrawals, greater ease in disseminating information and a large number of uninsured deposits.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5082]