Progettare la cura nella prima infanzia.
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Author
De Vecchi, Federica <2000>
Date
2024-02-19Data available
2024-02-22Abstract
Il tema centrale del seguente lavoro di tesi è la cura, di cui chiunque ha necessità per poter realizzare pienamente e far fiorire le proprie potenzialità. Essa implica non solo il soddisfacimento di bisogni primari e fisiologici, ma anche la presenza emotiva e la capacità di elevare il proprio pensiero ed instaurare una connessione tra chi ha cura e chi la riceve. Si tratta di una relazione che coinvolge aspetti quali responsabilità, gratuità, empatia, rispetto, attenzione, ascolto, cura di se per accogliere l'esperienza dell'altro e trasformarla in un elemento di insegnamento. Ciò sarà possibile nel momento in cui l'adulto, in questo caso l'educatore, si prenderà cura di se stesso e in particolar modo della propria vita emotiva, per potersi avvicinare, a mente e cuore aperto, ai vissuti altrui e indirizzare nel miglior modo possibile la delicata vita di chi è in formazione, progettandone accuratamente l'ambiente educativo vissuto quotidianamente e dal quale il bambino assorbe informazioni, competenze ed esperienze. Sono luoghi di cura, pensati per i bambini, per renderli autonomi e liberi, in seguito ad una presa di coscienza, da parte del mondo degli adulti, sul loro potenziale sin dalla nascita, grazie a nuove scoperte in ambito igienico e agli studi di personaggi quali Maria Montessori, apportando notevoli cambiamenti nel pensare al bambino, all'insegnante e alla didattica adottata negli ambienti educativi. Anticipatamente a ciò però, il bambino non veniva considerato soggetto attivo della propria educazione né bisognoso di cure educative, ma bensì individuo necessitante di cure fisiche, somministrate esclusivamente dalla madre. Inoltre, in passato numerosi sono stati gli istituti che dovevano prendere in carico chi più fragile per fornirgli le cure necessarie: gli istituti psichiatrici. Luoghi non solo solo privi di alcuna cura verso il prossimo, ma caratterizzati da abbandono, sopruso e violenza. The central theme of the following thesis work is care, which everyone needs in order to fully flourish and live up to their true potential. This entails not only taking care of one’s basic physiological needs, but also being emotionally present, the ability to elevate one's thinking and establish a connection between the caregiver and the recipient. It is a relationship that involves aspects such as accountability, empathy, respect, attention, listening, and self-care to embrace the other person's experience and transform it into a teachable moment. This will be possible when the adult, in this case the educator, takes care of themselves, especially their emotional life, in order to approach the experiences of others with an open mind and help guide their lives by carefully creating the educational environment experienced daily, from which the child absorbs information, skills, and new experiences. These are places of care, designed for children to gain autonomy and be free. After a realization of the potential of the child starting from the birth, thanks to new discoveries in hygiene and the studies of experts such as Maria Montessori, who have brought significant changes to the way we think about the child, the teacher, and the teaching methods used in educational settings. However, in the past, the child was not considered an active subject of their own education or to be in need of educational care, but rather an individual requiring only physical care provided solely by the mother. In addition, in the past, there were numerous institutions that were supposed to take care of the most vulnerable individuals and provide them with the necessary care: psychiatric institutions. These places were not only devoid of any care for others but also characterized by neglect, abuse, and violence.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2447]