La detenzione del reo con disturbi psichici: una ricostruzione storico-giuridica

Abstract

L’elaborato è distinto in tre parti, corrispondenti a tre scansioni cronologiche successive: l’Ottocento, il Novecento e, infine, il Ventunesimo secolo sino all’attualità. La tesi si apre con un breve excursus sulle origini dell’internamento, sul rapporto tra diritto e psichiatria, oltre che sui concetti di capacità di intendere e di volere, imputabilità e vizio di mente. In un secondo momento, l’elaborato introduce le due principali scuole penalistiche italiane (Scuola classica e Scuola positiva), analizzandone i concetti cardine e i principali esponenti, e tratta la fisiognomica lombrosiana. La seconda parte affronta inizialmente la legge 36/1904, c.d. “legge Giolitti”, che istituiva, disciplinava e ordinava la materia psichiatrica. Di seguito, sono messi in evidenza gli avvenimenti legati ai cambiamenti sociali e politici degli anni Settanta che misero profondamente in discussione l’istituzione manicomiale in generale e la sua logica meramente custodialistica, a discapito di quella terapeutica, in particolare. Tali avvenimenti portarono a un mutamento epocale: la chiusura dei manicomi ordinari, con la legge 180/1978, nota come “legge Basaglia”. Sono inoltre illustrate le principali pronunce della Corte costituzionale che hanno sottolineato, da un lato, i ridotti interventi del legislatore in materia e, dall’altro, le problematiche legate alla vigenza del Codice penale Rocco, che essendo stato redatto in epoca fascista presenta diverse disposizioni normative in contrasto con la Costituzione e i suoi principi fondamentali. L’ultima parte della tesi è dedicata ai passaggi salienti che hanno portato all’abolizione definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari, con le leggi 9/2012 e 81/2014, e con l’analisi della sentenza n. 22 del 2022 della Corte costituzionale.

The essay is divided into three parts, corresponding to three successive chronological periods: the nineteenth century, the twentieth century and, finally, the twenty-first century up to the present day. The thesis opens with a brief excursus on the origins of internment, on the relationship between law and psychiatry, as well as on the concepts of mental capacity, imputability and mental defect. Secondly, the thesis introduces the two main Italian penal schools (Classical School and Positive School), analyzing their key concepts and main exponents, and deals with Lombrosian physiognomy. The second part initially addresses law 36/1904, so-called “Giolitti law”, which established, regulated and ordered psychiatric matters. Below, the events linked to the social and political changes of the Seventies are highlighted, which profoundly called into question the mental hospital institution in general and its purely custodial logic, to the detriment of the therapeutic one, in particular. These events led to an epochal change: the closure of ordinary mental hospitals, with law 180/1978, known as the "Basaglia law". Furthermore, the main rulings of the Constitutional Court are illustrated which underlined, on the one hand, the reduced interventions of the legislator in the matter and, on the other, the problems linked to the validity of the Rocco Penal Code, which having been drawn up in the fascist era presents various provisions regulations in conflict with the Constitution and its fundamental principles. The last part of the thesis is dedicated to the salient steps that led to the definitive abolition of judicial psychiatric hospitals, with laws 9/2012 and 81/2014, and with the analysis of sentence no. 22 of 2022 of the Constitutional Court.