Avvelenamento da macromiceti: analisi e ricerca epidemiologica retrospettiva dell'ultimo quinquennio in un DEA di primo livello
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Author
Chiappori, Matteo <1989>
Date
2023-11-08Data available
2023-11-30Abstract
Sebbene i funghi siano onnipresenti e ampiamente apprezzati come alimento, l'intossicazione da macromiceti è una causa relativamente rara di accesso ai dipartimenti di emergenza e urgenza.
Ciononostante, rappresenta una problematica sanitaria sotto-diagnosticata o sottostimata e spesso una vera sfida per i medici d’emergenza.
L'esatta incidenza di queste intossicazioni nel mondo e più in particolare in Italia non è nota.
Il consumo di funghi velenosi può causare vari segni e sintomi clinici, da disturbi lievi a insufficienza d'organo e morte. I funghi tossici contengono una varietà di tossine in grado di determinare la comparsa di sintomi e segni caratteristici, che si manifestano con le cosiddette “sindromi fungine”.
Questo studio retrospettivo descrive i casi d’intossicazione da macromiceti registrati nel Pronto Soccorso del E.O. Ospedali Galliera di Genova, nel periodo tra Luglio 2018 a Novembre 2022.
Lo scopo di questa analisi è quello di descrivere le manifestazioni cliniche legate a intossicazioni da funghi e la loro gestione, nel tentativo di quantificarne il reale impatto e metterne in luce eventuali criticità.
Un totale di 44 pazienti è stato incluso nello studio, di cui il 56,8% di sesso femminile, con un’età media di 44.27 anni.
Manifestazioni cliniche lievi sono risultate prevalenti, con una maggioranza di sindromi gastrointestinali (88.6%); 3 casi di sindrome falloidea, di cui uno solo a decorso infausto con trasferimento presso centro trapianti.
È stata identificata un’elevata prevalenza di funghi commestibili, in particolare B. edulis la specie più frequentemente riscontrata.
La raccolta anamnestica risulta cruciale.
L'identificazione micologica e la ricerca dell'α-amanitina urinaria sono fondamentali, ma presentano alcuni limiti.
Ciò che emerge è la grande importanza dell’interazione tra più figure professionali (medico d’urgenza, micologo e centro antiveleni) per la corretta identificazione dei funghi coinvolti e la gestione adeguata del paziente. Although mushrooms are ubiquitous and widely appreciated as a food, macromycete poisoning is a relatively rare cause of admission to emergency departments.
Nonetheless, it represents an under-diagnosed or underestimated health problem and often a real challenge for emergency physicians.
The incidence of these poisonings in the world and more particularly in Italy is not known.
Eating poisonous mushrooms can cause various clinical signs and symptoms, from mild discomfort to organ failure and death. Toxic mushrooms contain a variety of different toxins capable of determining the appearance of characteristic symptoms and signs, which manifest themselves with the so-called "fungal syndromes".
This retrospective study describes the cases of macromycete poisoning recorded in the Emergency Department of the E.O. Galliera Hospitals of Genoa, in the period between July 2018 and November 2022.
The aim of this analysis is to describe the clinical manifestations linked to mushroom poisoning and their management, in an attempt to quantify the real impact and highlight any critical issues.
A total of 44 patients were included in the study, of which 56.8% were female, with an average age of 44.27 years.
Mild clinical manifestations were prevalent, with a majority of gastrointestinal syndromes (88.6%); 3 cases of phalloid syndrome, of which only one had an unfortunate course with transfer to a transplant center.
A high prevalence of edible mushrooms was identified, in particular B. edulis the most frequently encountered species.
The anamnestic collection is crucial.
Mycological identification and detection of urinary α-amanitin are essential, but have some limitations.
What emerges is the great importance of the interaction between multiple professional figures (emergency doctor, mycologist and poison control center) for the correct identification of the mushrooms involved and the adequate management of the patient.