Normalizzazione gnato-oro-faringea: un concetto guida nella progettazione degli interventi di Chirurgia Maxillo-Facciale per il trattamento della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno

Abstract

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) interessa il 2˗4% della popolazione generale e si associa ad un aumento significativo di morbilità e mortalità, con conseguenze rilevanti sul piano sanitario, sociale ed economico. L’obesità è stata il primo importante fattore patogenetico riconosciuto: tuttavia, più recentemente, la presenza di forme gravi anche in pazienti giovani normopeso ha evidenziato l’importanza delle dismorfosi maxillo-mandibolari. La correzione dei parametri cefalometrici alterati nel singolo paziente riequilibra i rapporti tra scheletro maxillo-mandibolare, tessuti molli delle alte vie aeree e colonna d’aria, portando alla risoluzione delle apnee e alla correzione sul piano estetico e dell’occlusione dentaria. L’obiettivo chirurgico di riportare “alla norma” i rapporti scheletrici maxillo-mandibolari per curare l’OSAS è concettualizzato come “normalizzazione gnato-oro-faringea” e guida la progettazione dell’intervento di osteotomia maxillo-mandibolare. Il presente studio si è posto l’obiettivo di valutare l’efficacia a breve e a lungo termine di questa procedura. La casistica riguarda 19 pazienti affetti da forme gravi di OSAS e sottoposti a osteotomia maxillo-mandibolare presso l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Per ciascun paziente, la gravità della sindrome è stata misurata in termini di AHI (Apnea-Hypopnea Index) risultante dai tracciati polisonnografici effettuati prima dell’intervento, a 6 mesi e a 5 anni. Inoltre, è stata indagata la relazione di tali dati con il BMI dei pazienti. Il tasso di successo terapeutico è risultato pari a 95% e 79%, rispettivamente a 6 mesi e 5 anni, con un tasso di guarigione di 53% e 47%. Questi risultati sono in accordo con i dati pubblicati in letteratura e confermano che l’osteotomia maxillo-mandibolare guidata dal concetto di normalizzazione gnato-oro-faringea è una procedura efficace, sicura e con ottimi risultati a lungo termine.

Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS) affects 2-4% of the general population and it is associated with a significant increase in morbidity and mortality, with relevant health, social and economic impact. Obesity was the first important pathogenetic factor to be recognised: however, more recently, the presence of severe forms in young normal-weight patients has highlighted the importance of maxillo-mandibular dysmorphism. The correction of the cephalometric parameters specifically altered in each patient rebalances the relationships between the maxillo-mandibular skeleton, the soft tissues of the upper airway and the air column, leading to the resolution of apneas with satisfactory results from an aesthetic point of view and adjustment of the occlusion. The concept of normalising the maxillo-mandibular relationships in order to cure OSAS is called “gnato-oral-pharyngeal normalisation” and guides the planning of maxillo-mandibular osteotomy. The present study aims to evaluate the short- and long-term efficacy of this procedure. The cohort studied includes 19 patients suffering from severe forms of OSAS who underwent maxillo-mandibular osteotomy at the Maxillofacial Surgery Unit of the IRCCS Policlinico San Martino Hospital in Genoa. For each patient, the severity of the syndrome was measured in terms of AHI (Apnea-Hypopnea Index) resulting from the polysomnography performed before surgery, at 6 months and at 5 years after surgery. Moreover, the relationship of these data with patients’ BMI was investigated. The overall success rate of the surgical treatment was 95% and 79% at 6 months and at 5 years, respectively, with a cure rate of 53% and 47%. The results obtained are in agreement with literature data and confirm that maxillo-mandibular osteotomy guided by the concept of gnato-oral-pharyngeal normalisation is an effective and safe procedure, with excellent long-term results.