Modellizzazione tettonica di una zona di sutura (Lanterman Range, Antartide) integrando dati geofisici e geologico-strutturali.

Abstract

In Antartide, la copertura di ghiaccio e neve rende difficile le osservazioni geologiche di superficie su vaste aree, specialmente nella parte più interna. Allo stesso tempo, l’interpretazione geologica e strutturale delle anomalie magnetiche risulta difficoltosa se mancano indicazioni dirette sui valori di magnetizzazione dei diversi litotipi che possono essere la sorgente di tali anomalie. Pertanto, i dati sulle proprietà magnetiche delle rocce sono particolarmente importanti per mettere in relazione i valori delle anomalie geofisiche con i litotipi, guidando la mappatura e la modellazione geologica in profondità su aree scoperte da osservazioni dirette. Per questo lavoro, ho utilizzato 6600 dati di suscettività magnetica raccolti nelle northern Victoria Land dal programma di ricerca geoscientifica del Federal Institute for Geosciences and Natural Resources (BGR) e da un gruppo di ricerca dell'Università di Genova dal 1988 al 2006. Le northern Victoria Land sono una regione geologicamente legata a tre unità litotettoniche, il Wilson Terrane (WT), il Bowers Terrane (BT) e il Robertson Bay Terrane (RBT). Il processo che ha portato all'attuale configurazione geologica è associato all'Orogenesi di Ross (dal Cambriano inferiore al Devoniano superiore), legata alla subduzione di una placca paleopacifica al di sotto del margine continentale attivo del Gondwana (Kleinschmidt e Tessensohn, 1987). Dopo l'Orogenesi di Ross, BT, WT e RBT sono stati intrusi dall’Admiralty Intrusives durante il Devoniano e coperte dai Gallipoli Volcanics, un'associazione calcalcalina di età Devoniano-Carbonifero. Dopo una fase di sollevamento ed erosione in cui si è depositato il Beacon Supergroup (Triassico), si è verificata l'intrusione di una suite vulcanica giurassica, il Ferrar Supergroup. Infine, nel Cenozoico si è verificata la riattivazione in regime transtensivo destro delle principali strutture preesistenti, la continuazione delle diverse fasi di estensione nel Mare di Ross e la me

ABSTRACT

In Antarctica, ice and snow cover makes surface geological observations over large areas difficult, especially in the innermost part. At the same time, geological and structural interpretation of magnetic anomalies is difficult if there is a lack of direct information on the magnetization values of the different lithotypes that may be the source of such anomalies. Therefore, data on the magnetic properties of rocks are particularly important for relating geophysical anomaly values to lithotypes, guiding mapping and deep geological modeling on areas uncovered by direct observations. For this work, I used 6600 magnetic susceptibility data collected in northern Victoria Land by the geoscientific research program of the Federal Institute for Geosciences and Natural Resources (BGR) and by a research team from the University of Genoa from 1988 to 2006. Northern Victoria Land is a region geologically related to three lithothectonic, the Wilson Terrane, the Bowers Terrane and the Robertson Bay Terrane. The process that led to the present geologic configuration is associated with the Ross Orogeny, related to the subdutction of a Paleo-Pacific plate below the active continental margin of Gondwana(Kleinschmidt and Tessensohn, 1987). After the Ross Orogeny, BT, WT and the RBT were intruded by Admiralty Intrusives during the Late Devonian, and covered by the Gallipoli volcanics, a calc-alkaline association of Devonian–Carboniferous age. After a phase of uplift and erosion in which the Beacon Supergroup (Triassic) was deposited, the intrusion of the Jurassic Ferrar Volcanic suite occurred. Finally, in the Cenozoic the emplacement of the McMurdo Igneous Complex, represented by an intrusive alkaline suite, occurred. The magnetic susceptibility data were organized into several databases in the Oasis Montaj software environment, where it was possible to integrate them with other georeferenced datasets such as subglacial topography and geological-structural maps. In particu