Dal perdono giudiziale all'irrilevanza del fatto, nel processo penale minorile.

Abstract

Lo scopo della tesi è quello di ricercare, analizzare e fotografare il sistema dei servizi per i giovani sia dal punto di vista dei servizi giudiziari che di quelli comunitari, esaminando i cambiamenti importanti, le innovazioni del dipartimento di giustizia, con focus sulla giustizia minorile recentemente riformata, il cambio dei suoi paradigmi culturali e professionali. Sono stati trattati nello specifico il perdono giudiziale ( articolo 169 c.p.) e l'irrilevanza del fatto ( articolo 27 c.p.p.) nel processo penale minorile, spiegando la loro struttura e i vari riferimenti agli articoli della costituzione. Inoltre è stato approfondito il ruolo dell'assistente sociale, facendo un excursus storico del mestiere fino ad analizzare la sua figura professionale all'interno del processo penale minorile. Nella redazione del presente documento sono state illustrate le modalità di consulenza ai minori sia nel processo ordinario, che nel processo minorile e gli istituti processuali fondamentali creati dal legislatore a tal fine. Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo della prassi giuridica e alla crescita del lavoro teorico e di ricerca prodotto dalle discipline giuridiche e psicologiche, mentre in campo penale si è cercato di attuare una maggiore e più completa tutela del minore durante il suo udito. In particolare, sono stati compiuti notevoli sforzi per migliorare le condizioni della testimonianza del fanciullo. Scopo dell'istituto è, da un lato, impedire la creazione di prove contraddittorie, tutelando il minore dal trauma della ripetizione degli interrogatori anche dopo che i fatti sono emersi, e, dall'altro, compiere notevoli sforzi per assicurare che l'imputato venga a conoscenza della fonte delle accuse. Ho rivolto la mia attenzione al processo giudiziario, dal momento di avvio delle indagini preliminari fino all'audizione del minore. A titolo esemplificativo ho utilizzato e commentato un colloquio di un minore all'interno di un processo.

The aim of the thesis is to research, analyze and photograph the youth services system both from the point of view of judicial and community services, examining the important changes, innovations of the justice department, with focus on juvenile justice recently reformed, the change of its cultural and professional paradigms. Judicial forgiveness (article 169 of the criminal code) and the irrelevance of the fact (article 27 of the criminal code) in the juvenile criminal trial were specifically dealt with, explaining their structure and the various references to the articles of the constitution. Furthermore, the role of the social worker was explored, making a historical excursus of the profession up to analyzing his professional figure within the juvenile criminal process. In drafting this document, the methods of counseling minors both in the ordinary process and in the juvenile process and the fundamental procedural institutes created by the legislator for this purpose have been illustrated. In recent years we have witnessed the development of juridical practice and the growth of theoretical and research work produced by the juridical and psychological disciplines, while in the penal field an attempt has been made to implement a greater and more complete protection of the minor during his hearing. In particular, considerable efforts have been made to improve the conditions of child witness. The purpose of the institute is, on the one hand, to prevent the creation of contradictory evidence, protecting the minor from the trauma of repeating interrogations even after the facts have emerged, and, on the other hand, to make considerable efforts to ensure that the defendant is aware of the source of the allegations. I turned my attention to the judicial process, from the moment the preliminary investigations were started up to the hearing of the minor. By way of example, I used and commented on an interview with a minor in a trial.