L'immunoterapia nel trattamento del carcinoma a cellule squamose della cute
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Author
Croce, Elena <1991>
Date
2023-01-09Data available
2023-01-12Abstract
Background: Gli inibitori dei checkpoint immunitari (ICI) hanno cambiato radicalmente il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose (CSCC) in fase avanzata. In tre studi clinici, cemiplimab e pembrolizumab sono stati somministrati fino a 24 mesi, sebbene la maggior parte delle risposte obiettive sia stata osservata entro i primi 3 mesi. Per capire se un tempo di esposizione più breve alla terapia con cemiplimab fosse associato al mantenimento dell'attività clinica a lungo termine, abbiamo condotto un'analisi retrospettiva in un singolo centro per osservare gli esiti dell'interruzione precoce di cemiplimab in pazienti con CSCC avanzato.
Metodi: Abbiamo esaminato retrospettivamente i dati dei pazienti con CSCC istologicamente confermato localmente avanzato o metastatico trattati con cemiplimab nel nostro istituto dal 19 agosto 2019 al 3 ottobre 2022. La risposta obiettiva è stata valutata radiologicamente secondo i criteri RECIST 1.1 o clinicamente secondo i criteri OMS.
Risultati: Un totale di 49 pazienti ha ricevuto almeno una dose di cemiplimab ed è stato incluso nella nostra analisi. La durata mediana del trattamento con cemiplimab è stata di 5,1 (0 - 31,6) mesi, con un tasso di risposta globale (ORR) del 70%. Il tempo mediano alla risposta è stato di 2,3 (0,5 - 19,1) mesi. La terapia è stata interrotta definitivamente in 17 pazienti a causa di eventi avversi (n=3) o per scelta del paziente o del medico dopo aver ottenuto una risposta parziale o completa (n=14). A un follow-up mediano di 8,8 (0 - 38,0) mesi, nessun paziente ha avuto una ricaduta della malattia.
Conclusioni: I nostri risultati incoraggiano l'interruzione precoce di cemiplimab nei pazienti con CSCC avanzato al raggiungimento di una risposta tumorale. I potenziali benefici possono includere il miglioramento della qualità di vita, la riduzione dei potenziali eventi avversi immuno-correlati e delle visite in ospedale e l'ottimizzazione dei costi sanitari. Background: Immune-checkpoint inhibitors (ICIs) dramatically changed the treatment of advanced cutaneous squamous cell carcinoma (CSCC). In three clinical trials, cemiplimab and pembrolizumab have been administered up to 24 months, although most objective responses have been observed within the first 3 months. To understand whether a shorter exposure time to cemiplimab therapy was associated with the long-term maintenance of clinical activity, we conducted a single centre retrospective analysis to observe the outcomes of early discontinuation of cemiplimab in patients with advanced CSCC.
Methods: We retrospectively reviewed data of patients with histologically confirmed locally advanced or metastatic CSCC treated with cemiplimab in our Institution from August 19th, 2019 to October 3rd, 2022. The objective response was assessed radiologically according to the RECIST 1.1 criteria or clinically according to the WHO criteria.
Results: A total of 49 patients received at least one dose of cemiplimab and were included in our analysis. The median time of treatment with cemiplimab was 5.1 (0 - 31.6) months, with an overall response rate (ORR) of 70%. Median time to response was 2.3 (0.5 - 19.1) months. Therapy was discontinued permanently in 17 patients due to adverse events (n=3) or patients' or physician’s choice after achieving a partial or complete response (n=14). At a median follow-up of 8.8 (0 - 38.0) months, no patients experienced a disease relapse.
Conclusions: Our findings encourage early discontinuation of cemiplimab in patients with advanced CSCC upon achieving a tumour response. Potential benefits may include improvement in quality of life, reduction of potential immune-related adverse events and hospital visits, and optimization of healthcare costs