Confronto tra umidificazione attiva e passiva nel paziente ventilato in terapia intensiva: studio randomizzato
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Author
Guarnieri, Paolo Emilio <1994>
Date
2022-07-13Data available
2022-07-14Abstract
Lo scopo di questo studio è il confronto di tre diverse metodiche di umidificazione e riscaldamento dell’aria nel paziente ricoverato in terapia intensiva. Si tratta di un trial clinico randomizzato a cieco singolo 1:1:1 svoltosi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale universitario di Varese. Le tre metodiche oggetto di confronto sono: un filtro con scambiatore di umidità e calore (HME), un filtro ibrido passivo-attivo con scambiatore di umidità e calore (a-HME), e un umidificatore riscaldato attivo (HH). L’endpoint primario dello studio si è focalizzato sul confrontare il tasso di incidenza di polmoniti associate alla ventilazione (VAP) secondo i criteri CPIS, valutati al momento dell’ammissione in reparto e poi ogni 72 ore. Gli endpoint secondari sono l’incidenza di occlusione delle vie aeree artificiali e il carico di lavoro del personale infermieristico, quantificato in numero di interventi giornalieri per paziente al giorno diviso per il numero di giorni di ventilazione. Per confrontare le metodiche in esame sono state utilizzate frequenze assolute, medie, mediane, curve di Kaplan-Meier, log-rank test, test di Fisher e test di Kruskal-Wallis. È stato sviluppato un modello lineare a effetti misti per quantificare l’effetto tempo e l’efficacia dell’intervento sul valore dello score CPIS. Sono stati inclusi in questo studio 189 pazienti, 63 per ciascuna metodica. Il tasso di incidenza di VAP è stato 22,2% nella categoria HME, 23,8% nella categoria a-HME e 38,1% nella categoria HH (log-rank p=0,22). Il tasso di incidenza di occlusione delle vie aeree rilevato nelle tre metodiche è stato, rispettivamente, 4,8%, 4,8%, e 12,7% (p=0,15). Il carico di lavoro sugli infermieri per le tre metodiche è stato, rispettivamente, di 0,2, 0,2, e 6,2 (p<0,001). Le differenze tra i tassi di incidenza VAP e di occlusione delle vie aeree artificiali non si sono rivelate significative, mentre sono significative quelle tra i diversi carichi di lavoro degli infermieri. This trial is aiming to compare the three different methods of gas conditioning in ICU patients. It is a clinical single-blinded randomized trial 1:1:1 made in the ICU of Varese universitary hospital. The three methods that were confronted are: heat and moisture exchanger (HME), a passive-active hybrid device with heat and moisture exchanger (a-HME), and a heated humidifier (HH). The primary endpoint was the development of VAP by means of the CPIS, assessed at ICU admission and then every 72 hours. Secondary endpoints were artificial airway occlusion and nurse workload defined as number of unplanned interventions per patient per day of mechanical ventilation. To compare the three methods were used frequency, mean, median, Kaplan-Meier curves, log-rank test, Fisher’s exact test, Kruskal-Wallis test. A mixed-effects linear model was developed to quantify the influence of time and intervention on CPIS score. 189 patients were included, 63 for each method. VAP incidence rate was 22.2% in the HME group, 23.8% in the a-HME group and in 38.1% in the HH group (log-rank p=0.22). Incidence rate of airway occlusion was respectively 4,8%, 4,8%, and 12,7% (p=0,15). Nurse workload was respectively 0,2, 0,2, and 6,2 (p<0,001). The differences of VAP and obstruction were not of significance, while the differences of nurse workload were meaningful.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5659]