Memorie indocili e narrazioni disciplinate. Un dialogo tra le Relazioni Internazionali e le cliniche di antropologia nel caso del ICTY.
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Autore
Salvia, Margherita <1993>
Data
2021-07-15Disponibile dal
2021-07-22Abstract
Cosa lasciano in individui e collettivi storie di violenza rimaste mute alla Storia o dimidiate in meccanismi istituzionali e di diritto riconciliatori?
Anni dopo la messa in scena di processi ai carnefici di guerra, di tentativi di costruzione di spazi istituzionali di presa in carico delle vittime di violenze collettive, le emozioni negative rimangono come residui attivi nelle storie individuali di chi le ha attraversate, ostacolando quegli stessi meccanismi istituzionali fabbricati come soluzioni efficaci.
Questo studio indaga le intersezioni tra micro e macro dinamiche nel campo dei meccanismi riconciliatori istituzionali internazionali e delle macro politiche della memoria, i loro incontri / scontri, (ri)allacciando relazioni con campi intra e interdisciplinari.
Questo studio si inserisce nella recente letteratura su emozioni ed ideologie nelle dinamiche pre ed intra-conflittuali6 nel tentativo di (ri)aprire questo orizzonte discorsivo nel terreno disciplinare del post conflitto: in quali condizioni emozioni ed ideologie così fabbricate e mobilitate nelle fasi pre ed intra-conflittuali rimangono come residui attivi nelle fasi post-conflittuali, divenendo ostacoli fattuali a tentativi riconciliatori macro in società divise?
Quindi, una inter disciplinarietà tra le ricerche in materia delle Relazioni Internazionali e gli studi e le pratiche antropologiche può fabbricare nuove conoscenze utili ad una diversa comprensione dei percepiti fallimenti riconciliatori di meccanismi internazionali in contesti post-conflittuali? Questa inter-disciplinarietà può essere di utilità alle ricerche microlevel sulle società post-conflittuali divise? What do histories of violence leave in individuals and collectives that have remained mute to history or have been lost in institutional and legal mechanisms ?
Years after the staging of trials of war perpetrators, of attempts to build institutional spaces for taking care of victims of collective violence, negative emotions remain as active residues in the individual histories of those who went through them, hindering those same institutional mechanisms fabricated as effective solutions.
This study investigates the intersections between micro and macro dynamics in the field of international institutional reconciliatory mechanisms and macro politics of memory, their encounters / clashes, (re)connecting with intra and interdisciplinary fields.
This study fits into the recent literature on emotions and ideologies in pre- and intra-conflict dynamics in an attempt to (re)open this discursive horizon in the disciplinary terrain of post-conflict: under what conditions do emotions and ideologies so fabricated and mobilized in pre- and intra-conflict phases remain as active residues in post-conflict phases, becoming factual obstacles to macro reconciliatory attempts in divided societies?
Thus, can an inter-disciplinarity between International Relations research and anthropological studies and practices fabricate new knowledge useful for a different understanding of perceived reconciliatory failures of international mechanisms in post-conflict contexts? Can this inter-disciplinarity be of use to micro-level research on divided post-conflict societies?
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4954]