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dc.contributor.authorGaleazzi, Giulia
dc.date.accessioned2020-08-04T14:23:24Z
dc.date.available2020-08-04T14:23:24Z
dc.date.issued2020-04
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3115
dc.description.abstractIl concorso House in Forest 2020, promosso dal comitato HIF, si è concentrato sulla progettazione di un’abitazione monofamiliare in legno, bipiano, con un’area di massimo 1000 sq.ft per piano e con un basso impatto sulla natura attorno a lei. La struttura ipotizzata è semplice, leggera e di facile realizzazione, con una grande capacità di adattamento e personalizzazione, in grado di essere realizzata in località climaticamente e culturalmente differenti. Preliminarmente sono state osservate alcune dimore, tra pietre miliari dell’architettura residenziale del Novecento come Farnsworth house di Mies Van Der Rohe e Glass House di Philip Johnson, ed esempi blasonati più contemporanei, in particolare quelli forniti da Studio Mumbai con Copper House II e Palmyra House. Si è deciso di utilizzare un semplice sistema di elementi lineari quali travi e pilastri, a dar vita ad un ambiente a pianta libera, con l’obiettivo di ottenere il massimo delle prestazioni dal materiale ligneo portante. In relazione ai formati standard del mercato, e, insieme, per dare una logica al processo creativo, si è deciso di adottare una griglia che avesse modulo di 60 cm. La geometria dell’abitazione è data dalla somma di quattro elementi di 10x6 unità e ha un’area di 86,4 mq a piano. Il lato lungo misura 14m (24u) e quello corto 6m (10u). La forma rettangolare è stata scelta per implementare la funzionalità dell’edificio e con l’intenzione di privilegiare l’esposizione a Sud. La pianta interna è inoltre suddivisa in due aree di diversa competenza: esposta a Sud, per le prima 7 unità, la zona principale (in cui si trovano gli ambienti della cucina, del living e delle camere da letto, esposta a nord, per le restanti 3 unità, la zona secondaria, in cui si trovano i bagni (e gli impianti di scarico), gli ambienti di dispensa ed il corpo scala che collega i due piani ed il tetto calpestabile. Al fine di sfruttare al meglio le qualità del legno, e di minimizzare le sue criticità, l’abitazione è rialzata rispetto al terreno, è stato inoltre studiato un sistema di frangisole lignei per riparare le vetrate che tamponano la struttura principale ed un tetto verde, in grado di facilitare lo smaltimento delle acque piovane in modo più efficiente di un normale tetto piano e di aiutare a diminuire le emissioni dovute al condizionamento. Infine, per meglio dimensionare le vetrate, i frangisole, la disposizione interna, i particolari della struttura e verificare l’effettiva convenienza e sostenibilità di un’abitazione lignea si è deciso di applicare il progetto alla località di Aix en Provence, studiandone il piano regolatore, le leggi in materia di edilizia, il clima, i materiali locali e le abitazioni.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.titleLa Casa nella foresta, un’architettura in legnoit_IT
dc.typeThesisit_IT
unire.supervisorLepratti, Christiano
unire.assistantSupervisorMagliocco, Adriano
dc.publisher.nameUniversità degli Studi di Genova


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