Patrimonio di confine. Floating Waterfront. La costa di Chalkida. Rigenerazione e nuove funzionalità sul waterfront

Abstract

Il progetto Floating Waterfront nasce dall’idea di ridisegnare il waterfront della città di Chalkida con lo scopo di colmare lo iato tra come la città inevitabilmente appare a chi la osserva sulle carte, ossia divisa tra due sponde, e come invece viene esperita e percepita da chi quotidianamente la vive, ossia un organismo unitario e indivisibile, articolato sì tra due sponde, ma nei cui confronti il ponte non solo svolge la sua più concreta funzione architettonica di collegamento, ma riesce a interpretare al meglio anche il suo significato più poetico e metaforico e quindi politico e sociale. Il ponte ha assunto così all’interno del progetto un ruolo letteralmente centrale, da esso infatti hanno origine i cerchi concentrici lungo i quali gli elementi del progetto quasi spontaneamente vanno a disporsi simmetricamente e armonicamente. Gli elementi principali del progetto sono: quattro marine, che vanno a sostituire e ad ampliare l’insufficiente attuale sistema di ormeggio delle imbarcazioni, incentivando così il turismo via mare e facilitando la sosta per le imbarcazioni che devono aspettare l’apertura giornaliera del ponte mobile per transitare da una parte all’altra del canale; e un percorso ciclo-pedonale che, snodandosi a cavallo tra la terra ferma e il mare, non solo collega le nuove marine, ma contribuisce anche a rendere più vivibile e accessibile il patrimonio naturale e paesaggistico cittadino. L’intero intervento è improntato alla leggerezza, abbiamo cercato infatti di rendere ogni elemento il più snello possibile, avendo cura che il nostro contributo non necessitasse di importanti demolizioni, piacendoci immaginare che nella sua interezza potesse quasi solamente essere delicatamente poggiato, e così accolto, sopra l’attuale profilo della costa