ANATOMIA DELLE GUERRE CIVILI - Analisi Comparativa di due Conflitti coevi del XIX Secolo La Guerra Civile Italiana 1860-1870/La Guerra Civile Americana 1861-1865
Author
Gambini, Antonio <1942>
Date
2019-10-23Data available
2020-01-30Abstract
A metà del XIX secolo, Italia e Stati Uniti d’America maturano e definiscono i presupposti teorico-politici di una propria ideologia nazionalista. Il contesto italiano è segnato dal liberalismo della borghesia settentrionale, che concepisce l’indipendenza italiana nell’ambito di uno Stato unitario da annoverare tra le nazioni liberali europee, come dimensione necessaria per l’affermazione delle proprie aspirazioni. Una prerogativa che esclude l’ipotesi di uno Stato federato con i regimi politici illiberali della penisola, specie quello borbonico, incompatibile con la concezione risorgimentale. Una preclusione etnocentrica, che implica anche l’idea di disconoscere una popolazione aliena, intrisa di una cultura antitetica al paradigma dello Stato liberale europeo. Questa opinione è condivisa dal Capo del governo sabaudo, vero artefice dell’unità politica italiana, che nel 1860 colpisce il Sud, annettendolo allo Stato piemontese dopo una violenta aggressione militare. Uno scontro che coinvolge in una guerra civile anche i meridionali legittimisti contro quelli unitari.
Il contesto degli Stati Uniti presenta lo schema di una dicotomia definita da due opposte ideologie: quella sostenuta al Nord dal partito repubblicano, dove gli Stati si giovano di una forte crescita economica con l’affermazione della borghesia industriale; e quella adottata a Sud della linea Mason-Dixson dagli Stati di orientamento liberista, legati alle risorse di un’economia di piantagione, ma fondata sul lavoro a schiavi. Un’incoerenza che la Costituzione nel 1787 non dirime. Agli Stati del Sud appare del tutto chiaro quanto siano piuttosto i soprusi del Nord e non l’impiego degli schiavi a minacciare il loro mondo socioculturale. Così essi giustificano la propria indipendenza attraverso la secessione unilaterale dall’Unione... In the mid-19th century, in both Italy and the United States of America the theoretical and political conditions of nationalism arose. In Italy, the liberalism of the Northern middle class was strong and conceived Italy's independence – in the form of a In the mid-19th century, in both Italy and the United States of America the theoretical and political conditions of nationalism arose. In Italy, the liberalism of the Northern middle class was strong and conceived Italy's independence – in the form of a Unitary State among European liberal nations – as the necessary dimension to achieve its goals. This distinct feature ruled out the idea of a Federal State that comprised Italy's illiberal political regimes, especially the Bourbon regime, which was incompatible with the Risorgimento approach. This ethnocentric stance further implied repudiating an alien population steeped in a culture that was totally at odds with the idea of a European Liberal State. The Head of the Savoy government – he who actually promoted the political unification of Italy, which in 1860 devastated the South when it was annexed to the Piedmontese State after a violent military assault – agreed with this view. This conflict also brought the Southern Royalists and Southern Unitarians into a civil war.
The United States were characterized by the presence of two opposing ideologies: the ideology supported in the North by the Republican Party – where the States experienced a significant economic growth with the consolidation of the industrial middle class – and the ideology adopted south of the Mason-Dixson line by liberal-oriented States, whose riches were dependent on "plantation" economies built on slave labour. This inconsistency was not settled by the Constitution in 1787. It was absolutely clear to the Southern States that the abuses of the North, rather than the use of slaves, actually threatened their world...
Type
masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]