Emocromatosi: indicazioni all’uso della terapia ferro-chelante.
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Author
Sakran, Rema <1988>
Date
2019-10-24Data available
2019-11-15Abstract
Introduzione:L'emocromatosi è definita come un accumulo anormale di ferro, che può causare danni tissutali con conseguente insufficienza d'organo. e' classificata in ereditaria (HH) e secondaria (ES).Il trattamento raccomandato, per rimuovere il ferro in eccesso consiste nell’usare farmaci ferro-chelanti in grado di legare il ferro libero, permettendone l'eliminazione. Tra i chelanti del ferro deferiprone e deferasirox (DFX).Esistono pochi studi sugli effetti della terapia di chelazione nel periodo post-trapianto in ambito pediatrico.
METODI: età inferiore a 18 anni al tempo del trapianto; presenza di IO documentata alla risonanza magnetica (MRI); trattamento di chelazione nel periodo post-trapianto con DFX; prelievo di un campione di sangue, prelevato durante il trattamento con DFX, disponibile per l’analisi TDM. Come precedentemente riportato scopo dello studio era primariamente valutare la tollerabilità del trattamento; al fine di cercare di correlare le concentrazioni misurate di DFX con gli eventi avversi (EAs), sono stati registrati tutti gli effetti indesiderati comparsi dopo l’inizio della somministrazione del farmaco e in concomitanza con il prelievo ematico per la valutazione TDM.
Risultati:L’analisi dei dati relativi alle concentrazioni plasmatiche ha inoltre permesso di evidenziare una buona compliance al trattamento; solo 3 su 45 soggetti avevano infatti concentrazioni plasmatiche di DFX non misurabili. I 7 pazienti in trattamento con DFX-FCT avevano C-trough media pari a 3.4±2.3 μg/ml; nessuno presentava EAs, e il farmaco era in tutti i pazienti rilevabile al Ctrough.
Conclusioni: In conclusione i dati riferiti in questa tesi, a nostro avviso, permettono di approfondire la conoscenza circa l’aderenza alla terapia con deferasirox ma hanno soprattutto sottolineato interessanti aspetti relativi alla farmacocinetica e alla sicurezza d’impiego di DFX, nelle due formulazioni disponibili, in pazienti pediatrici sottoposti ad allo-HSCT. Introduction: Hemochromatosis is defined as an abnormal accumulation of iron, which can cause tissue damage resulting in organ failure. it is classified in hereditary (HH) and secondary (ES). The recommended treatment, to remove excess iron, consists in using iron-chelating drugs able to bind free iron, allowing its elimination. Among the chelators of iron deferiprone and deferasirox (DFX).There are few studies on the effects of chelation therapy in the post-transplantation period in the pediatric setting.
METHODS: age less than 18 years at the time of transplantation; presence of documented IO to magnetic resonance (MRI); chelation treatment in the post-transplantation period with DFX; blood sample taken during DFX treatment available for TDM analysis. As previously reported the purpose of the study was primarily to evaluate the tolerability of the treatment; in order to try to correlate the measured concentrations of DFX with adverse events (EAs), all the undesirable effects that occurred after the start of drug administration were recorded and in conjunction with the blood sampling for TDM assessment.
Results: The analysis of the data related to plasma concentrations also allowed to highlight a good compliance to the treatment; in fact, only 3 out of 45 subjects had non-measurable DFX plasma concentrations. The 7 patients treated with DFX-FCT had an average C-trough of 3.4 ± 2.3 μg / ml; none had EAs, and the drug was detectable in Ctrough in all patients.
Conclusions: In conclusion, the data reported in this thesis, in our opinion, allow to deepen the knowledge about adherence to deferasirox therapy but above all they have emphasized interesting aspects related to the pharmacokinetics and safety of use of DFX, in the two available formulations , in pediatric patients undergoing allo-HSCT.
Type
masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5082]