La Valle in-attesa. Il recupero dello SportHotel di Gio Ponti
Mostra/ Apri
Autore
Altomonte, Giulia
Relatore
Bertagna, AlbertoData
2019-03Disponibile dal
2019-05-06Abstract
In questa tesi viene analizzato il tema riguardante il mancato destino degli edifici in rovina, situati nell’Arco Alpino.
In particolare, l’oggetto studiato è lo SportHotel Paradiso del Cevedale, progettato da Gio Ponti nel 1936/1937 e situato in Val Martello, una valle laterale dell’Alto Adige, ancora oggi fuori dal giro dei grandi flussi turistici montani.
Dagli studi condotti durante la realizzazione della tesi è emerso che uno dei motivi principali dell’abbandono di questa imponente struttura realizzata a quasi 2.200 metri di altitudine, è certamente l’andamento altalenante del turismo montano. Infatti, dopo il boom economico degli sport invernali, avvenuto negli anni Sessanta del secolo scorso, la montagna ha visto calare sempre di più l’interesse dei turisti, fino ad arrivare a momenti in cui l’offerta risultava essere nettamente maggiore della domanda.
Il drastico calo che ha subito il turismo montano negli ultimi venti/trenta anni, si rispecchia negli innumerevoli scheletri che si possono scorgere dalle cime dei monti fino a fondo valle. Si parla di più di duecento elementi, tra impianti di risalita e strutture ricettive, solo nella parte italiana dell’Arco Alpino.
Negli ultimi decenni, è nata una nuova tipologia di turista montano, una figura attenta alla sostenibilità e alla cura dell’ambiente montano, una figura che non si reca più in montagna solo per una semplice gita fuori porta o per seguire una moda, il nuovo turista cerca, nell’esperienza ad alta quota, un benessere più psicologico che fisico.
Il nuovo turismo “esperienziale”, legato ad un’offerta più autentica della vita rurale, sembra essere diventato un prezioso alleato nella battaglia contro l’abbandono degli edifici montani e soprattutto dei piccoli borghi rurali, sempre più in competizione con i grandi centri turistici vicini.
Tipo
ThesisCollezioni
- Architettura [1197]