Valutazione retrospettiva delle risonanze magnetiche placentari: analisi della tecnica di imaging e correlazione con fattori di rischio materno-fetali, valutazione ecografica e reperti anatomopatologici

Abstract

La risonanza magnetica (RM) è una tecnica di imaging non invasiva che sfrutta l’interazione tra protoni e campi magnetici per generare immagini ad alta risoluzione con eccellente contrasto tra i tessuti molli. In ambito ostetrico, la RM rappresenta uno strumento complementare all’ecografia, particolarmente utile quando quest’ultima è limitata da fattori materni o complessità anatomiche. La placenta, organo chiave per lo sviluppo fetale, può essere interessata da patologie come il Placenta Accreta Spectrum (PAS), caratterizzato da invasione trofoblastica anomala con rilevanti rischi emorragici. Questo studio retrospettivo ha valutato l’accuratezza della RM nella diagnosi di PAS presso il Policlinico San Martino, analizzando l’influenza dei parametri tecnici, in particolare dello spessore delle sequenze T2-HASTE, sulla capacità di riconoscere i segni di invasione placentare. L’obiettivo finale è definire il miglior equilibrio tra rapidità, riduzione degli artefatti e qualità del dettaglio anatomico, così da ottimizzare il protocollo RM e rendere più accurata e sicura la valutazione delle pazienti con sospetto PAS.

Magnetic resonance imaging (MRI) is a non-invasive imaging technique that exploits the interaction between protons and magnetic fields to produce high-resolution images with excellent soft-tissue contrast. In obstetrics, MRI serves as a complementary tool to ultrasound, particularly when sonographic evaluation is limited by maternal factors or complex anatomical conditions. The placenta, a key organ for fetal development, may be affected by disorders such as Placenta Accreta Spectrum (PAS), characterized by abnormal trophoblastic invasion and associated with significant hemorrhagic risk. This retrospective study evaluated the diagnostic accuracy of MRI in the identification of PAS at Policlinico San Martino, assessing the influence of technical parameters—particularly the thickness of T2-HASTE sequences—on the ability to detect signs of placental invasion. The ultimate goal is to identify the optimal balance between acquisition speed, motion-artifact reduction, and anatomical detail, thereby improving MRI protocols and enhancing the accuracy and safety of evaluating patients with suspected PAS.