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Metodologie di inclusione al nido per bambini con autismo.

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tesi35517869.pdf (885.2Kb)
Autore
Meloni, Sara <2001>
Data
2025-11-11
Disponibile dal
2025-11-13
Abstract
La tesi esplora il tema dell’inclusione dei bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) nei servizi educativi per la prima infanzia, con particolare riferimento al nido d’infanzia. Partendo da un’esperienza diretta di tirocinio, il lavoro approfondisce come il contesto del nido possa diventare un ambiente realmente accogliente e capace di valorizzare le diverse modalità di espressione e relazione di ogni bambino. Nel primo capitolo vengono analizzati gli aspetti storici, teorici e diagnostici dell’autismo, con attenzione ai contributi di Kanner, Asperger e Frankl, fino alle più recenti prospettive sulla neurodiversità e sulle manifestazioni precoci nella prima infanzia. Il secondo capitolo affronta la progettazione educativa inclusiva, evidenziando i principi pedagogici, il quadro normativo e il ruolo del nido come luogo di crescita, osservazione e prevenzione. Il terzo capitolo presenta metodi e strategie di intervento basati sull’evidenza, adattabili al contesto educativo 0–3: la progettazione individualizzata, l’uso della comunicazione aumentativa e alternativa (CAA), le routine prevedibili, i giochi condivisi e gli interventi naturalistici precoci (NDBI). Infine, il quarto capitolo valorizza il ruolo degli educatori e delle famiglie, sottolineando l’importanza della collaborazione, della formazione continua e del lavoro di rete con i servizi territoriali per garantire la continuità educativa. La ricerca mette in luce come l’inclusione al nido non sia solo un obiettivo pedagogico, ma una prospettiva etica e relazionale. L’educatore diventa un mediatore di significati, capace di riconoscere e accogliere la diversità come risorsa. L’incontro con i bambini autistici rivela che ogni forma di comunicazione, anche la più silenziosa, è un modo autentico di entrare in relazione e costruire umanità condivisa.
 
This thesis explores the theme of inclusion of children with Autism Spectrum Disorder (ASD) within early childhood education services, focusing particularly on nursery schools. Starting from a direct internship experience, the research investigates how the nursery can become a truly welcoming environment, capable of recognizing and valuing each child’s unique ways of expressing themselves and relating to others. The first chapter analyses the historical, theoretical, and diagnostic aspects of autism, highlighting the contributions of Kanner, Asperger, and Frankl, as well as more recent perspectives on neurodiversity and early manifestations in infancy. The second chapter examines inclusive educational planning, emphasizing pedagogical principles, the regulatory framework, and the role of the nursery as a space for growth, observation, and prevention. The third chapter presents evidence-based methods and strategies adaptable to 0–3 educational settings, such as individualized planning, Augmentative and Alternative Communication (AAC), predictable routines, shared play activities, and naturalistic developmental behavioral interventions (NDBI). Finally, the fourth chapter focuses on the role of educators and families, stressing the importance of collaboration, continuous professional training, and networking with local services to ensure educational continuity. The research highlights that inclusion in early childhood education is not merely a pedagogical goal, but an ethical and relational perspective. The educator becomes a mediator of meanings, capable of recognizing and embracing diversity as a valuable resource. The encounter with autistic children reveals that every form of communication, even the quietest one, is an authentic way of relating to others and building shared humanity.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collezioni
  • Laurea Triennale [4018]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13675
Metadati
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