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Il delicato esercizio della competenza dell'Unione europea in materia di asilo e immigrazione e la recente sentenza della Corte sulla nozione di "paese di origine sicuro"

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tesi34764836.pdf (959.8Kb)
Autore
Vezzoso, Giorgia <2003>
Data
2025-10-17
Disponibile dal
2025-10-23
Abstract
La tesi analizza l’evoluzione e lo stato attuale della disciplina dell’Unione europea in materia di asilo e immigrazione, con particolare attenzione al rapporto tra diritto primario, normativa derivata e giurisprudenza della Corte di giustizia. Nel primo capitolo viene ricostruito il processo che ha condotto alla definizione delle competenze dell’Unione, dal metodo intergovernativo al modello sovranazionale, passando per i programmi di Tampere, dell’Aia e di Stoccolma, fino all’assetto delineato dal Titolo V del TFUE. Il secondo capitolo si concentra sulle direttive europee più rilevanti, in particolare la Direttiva Qualifiche e la Direttiva Procedure, attraverso le quali l’Unione ha contribuito a delineare lo status di rifugiato, di beneficiario di protezione sussidiaria e le garanzie connesse. Il terzo capitolo affronta la nozione di “Paese sicuro” nelle sue diverse declinazioni – Paese di origine, Paese terzo e Paese europeo sicuro – alla luce della recente giurisprudenza della Corte di giustizia, soffermandosi in particolare sulla sentenza del 4 ottobre 2024 (CV c. Ministero dell’Interno della Repubblica Ceca) e sul quadro nazionale italiano, con riferimento al decreto sui “Paesi sicuri” e al Protocollo Italia-Albania.
 
This thesis examines the evolution and current state of European Union law on asylum and immigration, with particular focus on the interplay between primary law, secondary legislation, and the case law of the Court of Justice. The first chapter retraces the process that led to the definition of EU competences, from the intergovernmental method to the supranational model, including the Tampere, Hague, and Stockholm programmes, up to the framework set out in Title V of the TFEU. The second chapter focuses on the most relevant EU directives, in particular the Qualification Directive and the Procedures Directive, through which the Union has contributed to shaping the status of refugee, subsidiary protection beneficiary, and the related guarantees. The third chapter addresses the notion of “safe country” in its various forms—safe country of origin, safe third country, and safe European third country—in light of recent case law of the Court of Justice, with special attention to the judgment of 4 October 2024 (CV v. Ministry of the Interior of the Czech Republic) and to the Italian legal framework, including the decree on “safe countries” and the Italy-Albania Protocol.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collezioni
  • Laurea Triennale [3625]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13304
Metadati
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