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La migrazione come questione di sicurezza in Italia (1990–2025): il caso del governo Meloni

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tesi33096841.pdf (1.587Mb)
Author
Sahan, Ozlem <1999>
Date
2025-07-08
Data available
2025-07-10
Abstract
Nel corso della storia, i concetti di migrazione sono sempre emersi per ragioni e forme diverse, influenzando le società e i governi. In questo processo, la migrazione è stata considerata un fenomeno demografico, sociologico ed economico e non è stata associata a problemi di sicurezza. Oggi, invece, è oggetto di studi sulla sicurezza ed è vista come una minaccia in molte parti del mondo. Secondo la Scuola di Copenaghen, che occupa un posto importante nella teoria della securitizzazione, il processo di securitizzazione si articola in tre fasi. Nella prima fase, la questione da securitizzare viene portata dapprima sul terreno politico e poi su quello della sicurezza da parte delle élite politiche. Nella seconda fase, vengono proposti discorsi secondo cui è necessario adottare misure straordinarie per affrontare tale situazione, percepita come una minaccia esistenziale per l’oggetto di riferimento. Nell’ultima fase, si prevede che le misure straordinarie richieste per proteggere l’oggetto di riferimento, ritenuto sotto minaccia esistenziale, vengano accettate dal pubblico. Negli ultimi anni, l'immigrazione verso l'Italia è aumentata costantemente. Negli ultimi anni, l’ascesa del discorso della destra radicale populista (PRR) ha ulteriormente intensificato questa tendenza alla securitizzazione. Tra questi attori, Fratelli d’Italia (FdI) è emerso come una forza centrale, soprattutto sotto la guida di Giorgia Meloni. Il partito ha utilizzato un linguaggio orientato alla sicurezza e narrazioni legate all’identità nazionale—spesso rappresentando la migrazione come una "minaccia". Il discorso e le strategie politiche di FdI illustrano come la migrazione possa essere inquadrata come una questione di sicurezza nel più ampio contesto della politica nazionale nell’Italia contemporanea.
 
Throughout history, the concepts of migration have always emerged for different reasons and shapes and affected societies and governments. In this process, migration was accepted as a demographic, sociological and economic phenomenon and was not associated with security problems. Today, it is the subject of security studies and is seen as a threat in many parts of the world. States generally associate migration with security as follows. Copenhagen School, which has a very important place in securitization theory, the securitization process occurs in three steps. In the first stage, the issue to be securitized is first brought to the political ground and then to the security ground by the political elites. In the second step, discourses are put forward that extraordinary measures should be used in order to combat this situation, which poses an existential threat to the object of reference. In the last step, it is expected that the extraordinary measures requested to be taken to protect the reference object, which is believed to be under existential threat, will be accepted by the audience, that is, the public. Migration to Italy has shown fluctuating trends over the last two decades. In this context, Italy has increasingly framed migration as a security issue, citing threats to national identity, economic stability, and public order. In recent years, the rise of populist radical right (PRR) discourse has further intensified this securitizing trend. Among these actors, Fratelli d’Italia (FdI) has emerged as a central force, especially under the leadership of Giorgia Meloni. The party has used security-oriented language and national identity narratives—often framing migration as a “threat” FdI’s discourse and political strategies illustrate how migration can be framed as a security issue within the broader context of national policymaking in contemporary Italy.
 
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collections
  • Laurea Magistrale [6130]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/12218
Metadata
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