La Riforma Cartabia e il programma P.I.P.P.I.: ri - costruire la genitorialità e dare voce al minore
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Autore
Tassistro, Martina <2003>
Data
2025-07-04Disponibile dal
2025-07-10Abstract
L’elaborato propone un’analisi comparata tra la Riforma Cartabia, con maggior attenzione al processo civile in materia di diritto di famiglia e il Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), con l’obiettivo di indagare somiglianze e differenze tra due strumenti differenti per natura, uno giuridico-istituzionale, l’altro socio-educativo, ma accomunati dall’intento di tutelare il minore e sostenere le famiglie fragili. L'elaborato esplora una evoluzione della tutela dei minori nel tempo, fino ad arrivare all'istituzione del Tribunale per i Minorenni. La Riforma Cartabia, introdotta nel 2021, valorizza il diritto all’ascolto del minore e promuove strumenti di mediazione per evitare il contenzioso giudiziario. Il Programma P.I.P.P.I., invece, si fonda su un approccio preventivo ed educativo, volto a rafforzare le competenze genitoriali e a evitare l’allontanamento dei minori dal contesto familiare.
Entrambi gli interventi riconoscono l’importanza della multidisciplinarietà e della collaborazione tra figure professionali diverse, ma si differenziano per logica d’intervento: la Riforma agisce a conflitto già in atto, mentre P.I.P.P.I. interviene precocemente. Nonostante i contributi positivi, emergono anche criticità. La Riforma è stata criticata per l’eccessiva proceduralizzazione del sistema minorile e la scarsità di risorse, mentre il Programma P.I.P.P.I. risente di difficoltà organizzative e di una limitata omogeneità nell’applicazione territoriale. Attraverso l’analisi e l’esperienza di tirocinio, si evidenzia l’importanza di un dialogo costante tra ambito educativo e giuridico, affinché i diritti dei minori non siano solo riconosciuti formalmente, ma anche garantiti nella prassi. The work proposes a comparative analysis between the Cartabia Reform, with greater attention to the civil process in matters of family law and the P.I.P.P.I. Program (Intervention Program for the Prevention of Institutionalization), with the aim of investigating similarities and differences between two instruments that are different in nature, one juridical-institutional, the other socio-educational, but which share the common intention of protecting the child and supporting fragile families. The paper explores an evolution of child protection over time, leading to the establishment of the Juvenile Court. The Cartabia Reform, introduced in 2021, enhances the right to hear children and promotes mediation tools to avoid litigation. The P.I.P.P.I programme, on the other hand, is based on a preventive and educational approach, aimed at strengthening parental skills and preventing children from being removed from their family environment.
Both interventions recognize the importance of multidisciplinarity and collaboration between different professional figures, but they differ in the logic of intervention: the Reform acts in conflict already in place, while P.I.P.P.I. intervenes early. Despite the positive contributions, critical issues also emerge. The Reform has been criticized for the excessive procedural nature of the juvenile system and the scarcity of resources, while the P.I.P.P.I. programme suffers from organizational difficulties and limited homogeneity in its territorial application. Through the analysis and experience of traineeship, it is highlighted the importance of a constant dialogue between educational and legal framework, so that children’s rights are not only formally recognized but also guaranteed in practice.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [3218]