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L’impatto delle nuove strategie terapeutiche nella Miastenia Gravis: studio monocentrico presso l’IRCSS Policlinico San Martino di Genova

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tesi32985838.pdf (1.878Mb)
Autore
Demaestri, Gabriele <1999>
Data
2025-07-02
Disponibile dal
2025-07-10
Abstract
Introduzione: La Miastenia Gravis (MG) è una malattia autoimmune rara, causata da autoanticorpi diretti contro la giunzione neuromuscolare, caratterizzata da debolezza fluttuante e facile faticabilità dei muscoli oculari, scheletrici e bulbari. Una quota di pazienti refrattari alla terapia immunosoppressiva tradizionale necessita di farmaci biologici diretti contro linfociti i B, il recettore Fc neonatale (FcRn) o il sistema del complemento. Obiettivi: 1) Analizzare la distribuzione dei pazienti con MG, con focus su quelli dall’esordio clinico più grave (MGFA≥III); 2) Valutare l’efficacia delle terapie biologiche (eculizumab, ravulizumab, efgartigimod) in un contesto “real world”. Metodi: Sono stati inclusi 154 pazienti seguiti presso la Clinica Neurologica del Policlinico San Martino di Genova. È stato costruito un database Excel, aggiornato al 28/02/2025, con dati estratti dalle cartelle cliniche e dal sistema informatico “OneSys”. Risultati: L’età media d’esordio è 58,6 anni; il 47% presenta una forma “very late onset” (>65 anni); il 18% ha comorbidità respiratorie. Dei 56 pazienti MGFA≥III all’esordio, 39 assumono prednisone in cronico, di cui 22 ad una dose≤20 mg/die, 17 azatioprina (sospesa in altri 22 per effetti collaterali), 7 ricorrono a IVIg periodiche e 16 hanno ricevuto farmaci biologici: 10 efgartigimod, di cui 6 in trattamento attivo, con risposta clinica significativa in 4 (∆(MG-ADL)≥2); 4 eculizumab, sospeso in tutti, con risposta in 3; 2 ravulizumab, con una risposta parziale e una assente. La tollerabilità di efgartigimod è risultata limitata, con eventi avversi nel 50% dei pazienti. Conclusioni: La nostra esperienza suggerisce un’efficacia comparabile tra inibitori del complemento e antagonisti di FcRn nella gMG AChR+ (tasso di risposta: 66,7%), in linea con i dati di letteratura. Permangono molte incognite sull’impiego dei farmaci biologici nella MG, risultando cruciale l’individuazione di biomarcatori predittivi per una medicina personalizzata.
 
Introduction: Myasthenia Gravis (MG) is a rare autoimmune disorder caused by autoantibodies against the neuromuscular junction, leading to fluctuating weakness and early fatigability of ocular, skeletal, and bulbar muscles. A subset of patients refractory to conventional immunosuppressive therapies requires biological agents targeting B cells, neonatal Fc receptor (FcRn) or complement system. Objectives: 1) To analyze the distribution of patients with MG, with a focus on those with greater severity at onset (MGFA≥III); 2) To evaluate the efficacy of biological therapies (eculizumab, ravulizumab, efgartigimod) in a real-world setting. Methods: 154 patients followed at the Neurological Clinic of Policlinico San Martino in Genoa were included. An Excel database was created and updated as of 28/02/2025, using data from medical records and the information system "OneSys." Results: The mean age at onset was 58.6 years; 47% of patients had a very late-onset form of MG (>65 years); 18% had respiratory comorbidities. Among the 56 patients MGFA≥III at onset, 39 are on chronic prednisone (22 at ≤20 mg/day); 17 are on azathioprine (discontinued in 22 others due to adverse effects); 7 undergo periodic IVIg; 16 received biological agents. Ten patients were treated with efgartigimod, 6 are currently on treatment, 4 showed a clinical meaningful response (∆(MG-ADL)≥2). Four patients received eculizumab, which was discontinued in all cases; three responded clinically. Two patients received ravulizumab, with one partial and one absent response. Efgartigimod showed limited tolerability, with adverse events in 50% of treated patients. Conclusions: Our experience suggests comparable efficacy between complement inhibitors and FcRn antagonists in gMG AChR+ (response rate: 66.7%), consistent with current literature data. Many uncertainties remain regarding the use of biological therapies in MG, stressing the need to identify predictive biomarkers to enable a personalized medicine approach.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collezioni
  • Laurea Magistrale [6128]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/12188
Metadati
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