Il ruolo dello svuotamento linfonodale laterocervicale elettivo nei carcinomi glottici di stadio intermedio: studio retrospettivo multicentrico
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Autore
Gabella, Giulia <1994>
Data
2025-02-04Disponibile dal
2025-02-13Abstract
Obiettivi dello studio: abbiamo valutato il ruolo dello svuotamento linfonodale elettivo (END) nei carcinomi squamosi della glottide (SCC) in stadio intermedio (cT2-T3N0), con particolare attenzione al controllo regionale di malattia (RCA) e alla sopravvivenza specifica per la malattia (DSS), in uno studio retrospettivo multicentrico.
Materiali e metodi: Sono stati analizzati 1.097 pazienti con SCC glottico cT2-T3N0 provenienti da sette centri. I pazienti sono stati trattati con chirurgia transorale laser (TOLMS), laringectomia parziale orizzontale aperta (OPHL) o laringectomia totale (TL), con o senza END. L'associazione tra END, RCA e DSS è stata valutata mediante analisi univariata e multivariata di Cox, oltre al propensity score matching.
Risultati: l'END è stato eseguito in 546 pazienti (50%), con un’incidenza bassa di metastasi occulte (6,6%). La maggior parte dei linfonodi positivi era localizzata ai livelli IIa (44%) e III (25%). L’END non ha dimostrato un incremento della RCA o del DSS nelle analisi multivariate. I tassi di RCA e DSS a cinque anni per l'intera coorte erano rispettivamente del 97,7% e del 94,6%. Predittori significativi di DSS sono risultati essere uno stadio pT avanzato (HR: 2,31, p = 0,025) e l'estensione sottoglottica di malattia (HR: 2,09, p = 0,009).
Conclusioni: l’END non ha mostrato benefici significativi per il controllo regionale di malattia o la sopravvivenza specifica di malattia nei carcinomi glottici in stadio intermedio. Data la bassa incidenza di metastasi occulte, l’END può essere evitato in casi selezionati, in particolare nei pazienti sottoposti a TOLMS, dove è sufficiente un follow-up. In caso di OPHL, l'END limitato ai livelli IIa e III è raccomandato per ridurre le complicanze. La radioterapia adiuvante dovrebbe essere riservata a casi selezionati con fattori di rischio patologici specifici, supportando un approccio conservativo e personalizzato nella gestione della malattia regionale degli SCC glottici. Objective: This multicentric retrospective study evaluates the role of elective neck dissection (END) in intermediate-stage (cT2-T3N0) glottic squamous cell carcinoma (SCC), focusing on its impact on regional disease control (RCA) and disease-specific survival (DSS).
Methods: A total of 1,097 patients with cT2-T3N0 glottic SCC were analyzed across seven centers. Patients underwent transoral laser microsurgery (TOLMS), open partial horizontal laryngectomy (OPHL), or total laryngectomy (TL), with or without END. The association of END with RCA and DSS was assessed using univariate and multivariate Cox analyses, alongside propensity score matching.
Results: END was performed in 546 patients (50%), with a low incidence of occult metastases (6.6%). Most positive lymph nodes were localized to levels IIa (44%) and III (25%). END did not independently predict improved RCA or DSS in multivariate analysis. Five-year RCA and DSS rates for the cohort were 97.7% and 94.6%, respectively. Significant predictors of DSS included advanced pathological T stage (HR: 2.31, p = 0.025) and subglottic extension (HR: 2.09, p = 0.009).
Conclusions: END did not demonstrate significant benefits for RCA or DSS in intermediate-stage glottic SCC. Given the low incidence of occult metastases, END may be avoided in carefully selected cases, particularly in TOLMS, where follow-up alone is sufficient. A targeted approach to END, limited to levels IIa and III, is recommended in OPHL to minimize complications. Adjuvant radiotherapy should be restricted to high-risk pathological cases, supporting a conservative, tailored approach to neck management in glottic SCC.