Valutazione funzionale e gestione pneumologica delle donne asmatiche durante la gravidanza
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Autore
Testino, Elisa <1994>
Data
2025-02-04Disponibile dal
2025-02-13Abstract
Background: L'asma durante la gravidanza è un aspetto da tenere in considerazione con particolare attenzione. Le evidenze in letteratura dimostrano che, se la patologia non è controllata, madre e feto possono essere esposti ad un aumentato rischio di complicanze ostetriche e perinatali. La gravità dell'asma e l'intensità del trattamento in gravidanza sono strettamente correlati agli outcome gravidici. La gestione clinica comprende l'educazione terapeutica della madre, basata su diagnosi precoce delle riacutizzazioni, prescrizione di terapia personalizzata, sia preventiva che della fase acuta, ed il controllo dell'aderenza terapeutica. La riduzione delle riacutizzazioni è fondamentale per proteggere madre e feto da esiti gravidici avversi.
Metodi: Al fine di favorire il controllo dell’asma durante la gestazione, è stato dedicato un ambulatorio specifico per le donne in gravidanza, presso la Clinica di Malattie Respiratorie del Policlinico San Martino. Sono state valutate le caratteristiche basali e del follow-up delle prime pazienti seguite e del corrispondente impatto sulla gravidanza.
Risultati: Sono state seguite 25 pazienti. Nelle visite effettuate è stato riscontrato un miglioramento dell’ACT (17.75,23 vs 232,24 vs 20.833,81), della funzionalità respiratoria (FEV1: 2,790,36 vs 2,810,30; FVC: 3,560,46vs3,710,34), e del FeNO bronchiale (28,6517,22 vs 2512 vs 2215) e alveolare (5,595,31vs4,154,07vs3,605,05; p=0.04). L’analisi univariata ha dimostrato una a correlazione fra il controllo della sintomatologia e il rischio di sviluppare preeclampsia (OR, 12.500, p=0.04).
Conclusioni: I possibili esiti avversi dell’asma sulla gravidanza e i rischi elevati per il feto richiederebbero l'introduzione di follow-up dedicato all’asma in gravidanza, che includa la somministrazione del questionario ACT e l’esecuzione dell’esame del FeNO come indicatore di flogosi patologica delle vie aeree, data la loro affidabilità e comoda applicabilità ad ogni trimestre. Background: Asthma during pregnancy is an issue that needs special consideration. Evidence in the literature shows that if the condition is not controlled, mother and fetus may be at increased risk of obstetric and perinatal complications. The severity of asthma and the intensity of treatment in pregnancy, are closely related to pregnancy outcomes. Clinical management includes therapeutic education of the mother, based on early diagnosis of exacerbations, prescription of individualized therapy, both preventive and acute phase, and monitoring of therapeutic adherence. Reduction of exacerbations is critical to protect mother and fetus from adverse pregnancy outcomes.
Method: All asthmatic pregnant patients underwent three clinical check-ups, including clinical questionnaires, spirometry and FeNO evaluation. Descriptive and univariable analyses were used to analyze cross-sectional relationships between clinical variables and outcome.
Results: Twenty-five patients were followed up. Improvement in ACT (17.75.23 vs. 232.24 vs. 20.833.81), respiratory function (FEV1: 2.790.36 vs. 2.810.30; FVC: 3.560.46vs3.710.34), and bronchial (28.6517.22 vs 2512 vs 2215) and alveolar FeNO (5.595.31 vs 4.154.07 vs 3.605.05; p=0.04) was found in the visits. Univariate analysis demonstrated a correlation between symptom control and the risk of developing preeclampsia (OR, 12.500, p=0.04).
Conclusion: The possible adverse outcomes of asthma on pregnancy and the high risks to the fetus would necessitate the introduction of dedicated follow-up for asthma in pregnancy, including administration of the ACT questionnaire and performance of the FeNO test as an indicator of pathological airway inflammation, given their reliability and convenient applicability to each trimester.