Stato di salute e resilienza di coralli rilocati: uno studio di due anni relativo al ripristino delle scogliere coralline Maldiviane
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Autore
Tritini, Davide <1999>
Data
2025-02-10Disponibile dal
2025-02-13Abstract
Negli ultimi decenni, la crescente consapevolezza degli impatti umani sugli ecosistemi ha favorito lo sviluppo di tecniche per la restaurazione ambientale. Questo studio ha analizzato la coral relocation, una tecnica che prevede il trasferimento di coralli da siti donatori, Thilafushi (isola dei rifiuti) e Gulhi Falhu, a un sito ricevente (Area 1) situato vicino a Villimalé, nelle Maldive. Sono state installate 50 strutture di fissaggio (spider), di cui 20 monitorate per valutare la salute, la crescita e la mortalità dei coralli nel periodo tra aprile 2022 e aprile 2024.
Durante i 18 mesi di monitoraggio, sono state scattate 5.500 fotografie analizzate con Excel, R e Past. I risultati hanno evidenziato che la mortalità dei coralli è stata causata da fattori biotici (malattie, predazione, parassitismo) e abiotici (fluttuazioni termiche, impatti antropogenici). La temperatura superficiale del mare (SST) è risultata generalmente favorevole, ma nell’aprile 2024 ha superato i 31°C, innescando un evento globale di sbiancamento di massa. Acropora, sensibile alle alte temperature, ha subito i danni maggiori, mentre Pocillopora si è dimostrata più resiliente, rappresentando la maggior parte dei coralli sopravvissuti.
Dopo lo sbiancamento, sono stati osservati nuovi reclutamenti e coralli giovanili, più resistenti allo stress termico rispetto a quelli trapiantati nel 2022. I risultati confermano che le generazioni giovani di coralli possono avere una resilienza maggiore. Sebbene la tecnica sia efficace, lo studio evidenzia che la sopravvivenza a lungo termine dei coralli richiede azioni globali contro il cambiamento climatico. In recent decades, growing awareness of human impacts on ecosystems has driven the development of environmental restoration techniques. This study analyzed coral relocation, a method involving the transfer of corals from donor sites, Thilafushi (trash island) and Gulhi Falhu, to a recipient site (Area 1) near Villimalé in the Maldives. Fifty coral-fixing structures (spiders) were installed, and 20 of these were monitored to assess the health, growth, and mortality of the corals between April 2022 and April 2024.
During 18 months of monitoring, 5,500 photographs were analyzed using Excel, R, and Past. The results revealed that coral mortality was caused by biotic factors (diseases, predation, parasitism) and abiotic factors (thermal fluctuations, anthropogenic impacts). Sea surface temperatures (SST) were generally favorable for coral growth, but in April 2024, SST exceeded 31°C, triggering a global mass bleaching event. Acropora, known for its sensitivity to high temperatures, was the most affected, while Pocillopora proved more resilient, accounting for the majority of surviving corals.
Post-bleaching observations revealed significant recruitment of juvenile corals on the structures, which showed higher thermal stress resistance compared to corals transplanted in 2022. These findings support the hypothesis that younger coral generations possess greater resilience.
While coral relocation proved effective as a restoration technique, the study emphasizes that long-term coral survival requires targeted global actions to mitigate climate change impacts.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5135]