La concezione del bambino e dell'ambiente educativo secondo la visione di Maria Montessori.

Abstract

Questa tesi esplora il pensiero pedagogico di Maria Montessori, con un’analisi della sua biografia, del contesto storico e delle basi scientifiche del suo metodo educativo, applicato anche in un’osservazione sul campo. La prima parte del lavoro si concentra sul percorso di vita di Montessori, dalle prime esperienze come una delle prime donne medico in Italia fino alla creazione del suo metodo, incentrato sullo sviluppo naturale e autonomo del bambino. La pedagogista identificava il bambino come un individuo dotato di una "mente assorbente" e soggetto a "periodi sensitivi", concetti chiave alla base del suo metodo, sostenuti oggi anche dalle neuroscienze. Successivamente, viene delineata l’evoluzione storica degli asili nido in Italia, da istituzioni di semplice custodia a servizi sociali riconosciuti. Questa parte offre una panoramica del cambiamento legislativo e sociale, fino alla legge 1044 del 1971, che ha definito gli asili nido come servizio pubblico educativo. Viene discussa anche l’organizzazione attuale di tali strutture, evidenziando come un ambiente ben strutturato e il ruolo dell’educatore siano centrali per il corretto sviluppo psico-fisico del bambino. Nella seconda parte, la tesi si concentra sui principi del metodo Montessori applicati nelle “Case dei Bambini”, dove l'ambiente viene concepito come "maestro indiretto". Qui, il ruolo dell’educatore è di osservatore e facilitatore, mentre i materiali didattici sono progettati per stimolare l’indipendenza e l’autocorrezione. L’autonomia e la libertà di scelta sono elementi cardine, in quanto l’obiettivo è favorire una crescita naturale e spontanea del bambino. Infine, la parte empirica si basa sull’osservazione presso il Nido di Infanzia Comunale “Acquarello” di Genova, esempio pratico di metodo montessoriano in un contesto reale. L’osservazione evidenzia come il Metodo promuova una gestione dell’ambiente che favorisce interazioni rispettose e sviluppo autonomo.

This thesis explores the pedagogical philosophy of Maria Montessori, analyzing her biography, the historical context, and the scientific foundations of her educational method, applied here through a field observation. The first part of this work focuses on Montessori’s life journey, from her initial experiences as one of Italy's first female physicians to the creation of her method centered on the child’s natural and autonomous development. Montessori identified the child as an individual endowed with an “absorbent mind” and subject to “sensitive periods,” key concepts underlying her method, now also supported by neuroscience. Next, the historical evolution of early childhood education in Italy is outlined, showing how these institutions transformed from simple custodial services to recognized social services. This section provides an overview of legislative and social changes, leading up to Law 1044 of 1971, which defined early childhood education as a public educational service. The current organization of such structures is also discussed, emphasizing how a well-structured environment and the role of the educator are central to a child’s proper psychophysical development. In the second part, the thesis focuses on the principles of the Montessori method as applied in “Children's Houses,” where the environment is conceived as an “indirect teacher.” Here, the educator’s role is that of an observer and facilitator, while the didactic materials are designed to stimulate independence and self-correction. Autonomy and freedom of choice are fundamental elements, as the goal is to promote the child’s natural and spontaneous growth. Finally, the empirical section is based on an observation conducted at the “Acquarello” Municipal Nursery in Genoa, a practical example of the Montessori method in a real context. The observation highlights how the method promotes an environment management style that encourages respectful interactions and autonomous development.